<p>Chi è stato il più grande numero 10 della Juve? VOTA!</p>

Da Ferrari a Tevez, la 10 della Juve tra classe e grinta. La storica maglia bianconera è stata indossata anche da giocatori che non erano fantasisti, ma Zidane non c'è
Chi è stato il più grande numero 10 della Juve? VOTA!
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ROMA – Da Giovanni Ferrari a Carlos Tevez, la numero 10 della Juventus è stata indossata da veri campioni. Grandi ricordi ed emozioni, per questo non si può non pensare a tutti coloro che hanno vestito la gloriosa 10. Ma chi è stato il più grande di tutti? (VOTA IL SONDAGGIOIl primo nome passato nella storia bianconera è Giovanni Ferrari, l'unico giocatore ad aver vinto il campionato nazionale per otto volte, di cui cinque consecutivi proprio con la maglia bianconera. Dal 1930 al 1935 e dal 1941 al 1942, la mezzala sinistra disputa 166 partite e segna 69 gol, conquistando cinque scudetti e una Coppa Italia con la casacca della Juventus. Meno vincitore del primo ma anche John Hansen viene considerato uno di quelli che ha fatto la storia bianconera. L'attaccante danese gioca nella Juve dal 1948 al 1954: 188 presenze e 124 gol. In sei stagioni vince due campionati con il club bianconero. Nel 1957, Umberto Agnelli mette a segno un colpo dal River Plate: ecco l'argentino Omar Sivori, ad appena 22 anni. La sua enorme tecnica ed un buon dribbling lo fanno subito salire alla ribalta, facendolo diventare un vera e propria stella internazionale. Con la Juventus, nella quale rimane fino al 1965, mette a segno 174 gol in 259 partite, conquistando 3 scudetti (1957-1958, 1959-1960 e 1960-1961) ed altrettante Coppe Italia (1958-1959, 1959-1960, 1964-1965). I bianconeri sono a caccia di un giocatore esperto e vincente e infatti non tarda ad arrivare un campione d’Europa e del Mondo: Luis del Sol, centrocampista di sostanza che giunge a Torino dal Real Madrid. Sbarca alla Juventus nel 1962. In otto stagioni (fino al 1970), colleziona 228 presenze e 20 gol con la 10 bianconera sulle spalle. Nonostante una lunga militanza, però, i premi scarseggiano. Lo spagnolo, infatti, riesce a conquistare solamente 1 scudetto (1966-1967) e 1 Coppa Italia (1964-1965) sotto la Mole. La Juventus dimostra di aver una buona visione dei giocatori italiani, infatti dopo le ottime stagioni con la maglia della Roma, decide di acquistare Fabio Capello, il secondo più grande italiano ad aver vestito la casacca bianconera. Arrivato a Torino ad appena 24 anni, il centrocampista raccoglie con la Juventus ben 165 presenze, condite da 27 gol in campionato. Molte di queste sono state giocate con la 10 sulle spalle, vincendo anche 3 campionati (1971-1972, 1972-1973 e 1974-1975) all’ombra della Mole. Primo calciatore a vestire la maglia della Juventus dopo la riapertura del campionato italiano di calcio agli stranieri, l'irlandese Liam Brady fa da apripista a Platini. L'ex Arsenal, infatti, arriva a Torino nel 1980 e prende subito la 10 sulle spalle, onorandola al meglio nelle 57 partite disputate, arricchite da 13 gol e 2 scudetti (1980-1981 e 1981-1982). Dopo il Mondiale del 1982 il nome di Michel Platini inizia a circolare in tutta Europa e l'Avvocato Agnelli se lo assicura per 250 milioni di lire. Le Roi, come verrà poi soprannominato, è chiamato a sostituire il partente Brady, ereditando dallo stesso anche la numero 10. L’attuale numero 1 dell’Uefa, però, non fa assolutamente rimpiangere l’irlandese, mettendo a segno 104 gol in 224 sfide con la casacca juventina. Tra il 1982 ed il 1987, inoltre, l'ex Nancy e Saint-Etienne conquista 1 Coppa Italia (1982-1983), 2 scudetti (1983-1984 e 1985-1986), 1 Coppa delle Coppe (1983-1984), 1 Supercoppa UEFA (1984), 1 Coppa dei Campioni (1984-1985) e una Coppa Intercontinentale (1985).

DAGLI ANNI 90' AD OGGI - Dopo essere cresciuto nel Lanerossi Vicenza ed essere maturato nella Fiorentina, Roberto Baggio approda alla Juventus nell’estate del Mondiale 1990. Nonostante la giovane età (23 anni), il fantasista azzurro prende in mano la squadra e, tra il 1990 e il 1995, mette a segno 78 gol in 141 partite. Nonostante i grandi numeri, però, il palmares poteva essere più ricco. In cinque anni alla Juventus, infatti, il Divin Codino raccoglie 1 scudetto (1994-1995), 1 Coppa Italia (1994-1995) e 1 Coppa UEFA (1992-1993). Numero 10 juventino per antonomasia a cavallo tra gli anni ’90 e il 2000, Alessandro Del Piero ha speso una vita per i colori bianconeri. Arrivato alla Juventus nel 1993 (a 19 anni), si è subito fatto notare per classe e tecnica. Con gli anni, oltre alla casacca più prestigiosa, è arrivata anche la fascia di capitano. L’avventura di Pinturicchio, come amava chiamarlo l’Avvocato Agnelli, si è conclusa nel 2012 con 290 gol in 705 partite ed un palmares da fare invidia a molti: 7 scudetti (uno revocato), 1 Coppa Italia (1994-1995), 4 Supercoppe italiane (1995, 1997, 2002, 2003), 1 campionato di Serie B (2006-2007), 1 Champions League (1995-1996), 1 Supercoppa UEFA (1996) ed 1 Coppa Intercontinentale (1996). Era destinato al Milan, ma il blitz di Marotta alla fine lo ha dirottato verso Torino. Dopo l’esperienza tra luci e ombre al Manchester City, Carlos Tevez si è rilanciato alla grande con la Juventus. Il coraggio, ma si sapeva, non gli è mai mancato, tanto da prendere quella numero 10 lasciata spoglia dall’addio di Del Piero. In due stagioni, però, l’Apache ha onorato al meglio quel numero, siglando 50 gol in 96 incontri disputati. Le vittorie, neanche a dirlo, sono fioccate: 2 scudetti (2013-2014, 2014-2015), 1 Coppa Italia (2014-2015) ed una Supercoppa Italiana (2013).

LE CURIOSITA' – In epoche differenti, e per situazioni diverse, la maglia numero 10 della Juventus è stata indossata anche da giocatori che non erano fantasisti. Come nel caso di Romeo Benetti, in bianconero dal 1976 al 1979. Il mediano contribuì in quelle stagioni alla conquista di due scudetti, una Coppa Uefa e una Coppa Italia: 83 partite e 12 gol. L'altra curiosità riguarda Zinedine Zidane, che in bianconero fu “costretto a prendere” il numero 21 perché il 10 era di Alessandro Del Piero. E il 21, fino a poche settimane fa, lo ha avuto anche Andrea Pirlo.


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