Allegri: «Vogliamo battere il City»

Il tecnico della Juve: «Sarà difficile, dovremmo sfruttare al meglio le partite casalinghe»
Allegri: «Vogliamo battere il City»© ANSA
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TORINO – Domani si apre ufficialmente la Champions League 2015/16 per la Juventus, che farà visita al Manchester City. Il girone, completato da Siviglia e Borussia Mönchenglabach, è difficile ma Allegri si sente fiducioso: «E’ un girone difficile, ma –precisa il tecnico bianconero al sito della UEFA – abbiamo ciò che serve per fare bene. Dovremo sfruttare al meglio le partite casalinghe, perché affronteremo squadre di livello come il Manchester City e il Siviglia, che è reduce da due trionfi in UEFA Europa League. Giocheremo la prima partita in casa del City e proveremo a fare punti anche là, ma non sarà facile. Il City è candidato a vincere il girone e anche la UEFA Champions League. Non sottovaluto il Mönchenglabach, ma credo che il City, il Siviglia e la Juve abbiano maggiori chance di qualificazione».

GLI OBIETTIVI – Sugli obiettivi stagionali, Allegri non ha dubbi: «Il nostro obiettivo per questa stagione sarà vincere il campionato di Serie A – anche se non siamo partiti bene – e la Coppa Italia, cercando di disputare un'eccellente UEFA Champions League».

IN FINALE – Nella scorsa stagione i bianconeri sono riusciti ad arrivare in Finale, soccombendo solo contro il Barcellona. Allegri ricorda così la cavalcata in Champions League della Juve: «È stato un grande risultato, straordinario, perché nessuno pensava che la Juventus sarebbe arrivata in finale. Siamo cresciuti di partita in partita e anche la fiducia è aumentata. Ci sono stati momenti difficili, come è normale che accada in Champions League, ma abbiamo meritato di approdare in finale e abbiamo disputato una partita eccellente contro un grande Barcellona».

GIRONE DIFFICILE – Nonostante la finale conquistata, però, nei gironi le cose non andavano bene per i bianconeri: «Nella fase a gironi ci sono sempre momenti difficili. Dopo la sconfitta di Atene – precisa Allegri – abbiamo giocato con la tensione addosso, ma siamo migliorati e abbiamo acquisito fiducia. L'obiettivo era quello di migliorare rispetto alla stagione precedente, quando la squadra non aveva superato la fase a gironi, quindi l'approdo agli ottavi di finale rappresentava il traguardo minimo. Una volta centrato il risultato le cose sono andate meglio del previsto. E' stato un grande risultato per noi e per il club, perché la prima finale in 12 anni ha regalato alla Juventus grande visibilità in tutto il mondo».

SU BUFFON – Nella sfida finale contro il Barcellona, nonostante la sconfitta, Buffon è sembrato sugli scudi e Allegri riconosce: «Il ruolo è cambiato molto, ormai il portiere è una specie di giocatore supplementare che può far ripartire la manovra da dietro. In ogni caso, ritengo che sia importante giocare un calcio basato sulla pressione offensiva per cercare di far rimanere il pallone nella metà campo avversaria il più a lungo possibile».

CAMBIAMENTI – Gli addii di Pirlo, Vidal e Tevez hanno cambiato molto la natura della Juventus e Allegri lo sa: «È sempre difficile ripetere una stagione come la scorsa, perciò abbiamo deciso che era arrivato il momento di cambiare. In ogni caso, Tévez voleva tornare in Argentina, Vidal voleva il Bayern e Pirlo ha deciso di tentare l'avventura negli Stati Uniti. Sono arrivati giocatori giovani e di talento, ma ora dobbiamo lavorare e crescere sia nei singoli che a livello di squadra. Ogni stagione, ogni anno è difficile, ma la cosa importante è riuscire a migliorare ogni giorno». Sui sostituti, però, il tecnico bianconero è fiducioso: «Mandžukic? Ha segnato in ogni squadra in cui ha giocato, perciò mi aspetto grandi cose da lui quest'anno. Dybala è giovane, ma ha fatto bene al Palermo e ha grande talento. Deve crescere e trovare l'intesa con gli altri attaccanti, ma insieme ad Álvaro Morata e Simone Zaza può essere un giocatore importante. Mandžukic? Sarà il punto di riferimento per i nostri attaccanti; loro sono giovani quindi lui avrà più responsabilità».

SU POGBAPogba, con la 10 sulle spalle, potrebbe essere il nuovo condottieri bianconero: «Il suo obiettivo – conclude Allegri – deve essere quello di migliorare rispetto alla scorsa stagione. Ha  22 anni e ha enormi margini di crescita. Ha accettato la sfida di vestire la maglia numero 10 e ha le qualità per riuscirci. E' uno dei migliori centrocampisti in circolazione, ma può diventare il migliore in assoluto».


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