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TORINO - «Quella di domani è una partita importante, una bella partita; è il derby d'Italia ed è il primo snodo dello scudetto». Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri presenta così Inter-Juventus. «L'Inter domani non sarà quella che ha giocato contro il Pescara o in settimana in Coppa - aggiunge - vorranno dimostrare di essere alla pari della Juve e cercheranno di vincere per avvicinarsi in classifica».
«PRIMO SNODO SCUDETTO» - VIDEO
GIOCANO LICHTSTEINER E KHEDIRA - «Per noi è uno snodo perché dopo le prime quattro giornate avremo giocato con quattro delle prime sette del campionato - spiega Allegri -. È una partita che va giocata, sappiamo che è partita molto molto difficile. Siamo all'inizio, ma vincere domani sarebbe un bel colpo», aggiunge annunciando l'intenzione di far giocare dal primo minuto Lichtsteiner, negli ultimi giorni di mercato accostato proprio all'Inter. Tra i titolari anche Khedira, mentre la difesa sarà ancora a tre: «Ho avuto l'idea di cambiare, però bisogna farlo nel momento giusto e non togliere certezze a una squadra - dice a proposito del modulo Allegri -. Serve la fortuna di farlo al momento giusto, possiamo giocare con diversi sistemi di gioco ma oltre a questo serve l'atteggiamento giusto». Possibile qualche rotazione anche in attacco: «Una grande squadra deve avere grandi campioni in tutti i ruoli - sostiene Allegri -, ci sono tante partite e se dovessimo riuscire a gestire bene il turnover avremo la fortuna di giocare partite a distanza di tre giorni con la stessa intensità. L'importante è vincere, chi gioca 35 partite o chi ne gioca 28 non conta...».
IL PAREGGIO IN CHAMPIONS - «Il pareggio col Siviglia non va vissuto come un fallimento - dice a proposito dello 0-0 all'esordio in Champions League - Bisogna avere grande equilibrio. Il Siviglia non ha fatto un tiro in porta, noi abbiamo avuto sette palle gol, ma non si è vinto. Andiamo avanti tranquillamente. Nessuna cosa ci deve far strambare da una parte o dall'altra».
BONUCCI E I "MUGUGNI" DEI TIFOSI - Allegri chiude la polemica, sollevata da Leonardo Bonucci, per i fischi allo Stadium: «Mercoledì tutti si aspettavano qualcosa di più, magari un 2-0 dopo venti minuti. Ma il pubblico ci è sempre stato vicino e continuerà a farlo. Per noi è molto importante».
I FISCHI A CIAMPI - «I fischi a Ciampi mi hanno fatto uno strano effetto, visto il personaggio che è stato e che cosa ha rappresentato per l'Italia», conclude sui fischi di ieri sera a San Siro e allo stadio di Bari durante il minuto di silenzio per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica.