ROMA - La vita segreta di Higuain. Il Pipita tiene moltissimo alla sua privacy, e come era riuscito a fare a Napoli, anche a Torino sta riuscendo a dribblare i curiosi. L'argentino sembra quasi fare una vita di clausura, frequenta poche fidatissime persone, raramente si vede in un ristorante, ancor meno in discoteca e quando ci va rigorosamente in privè inaccessibili.
Tutto sulla Juventus
VIZI - Non ha grandi vizi o manie, nessuna passione sfrenata per le auto o altri beni di lusso. Anche perché chi lo conosce bene dice che sia tutt'altro che spendaccione. Diciamo che gestisce in maniera oculata i suoi guadagni. Anche per i tifosi che aspettano sotto casa a caccia di un selfie o di un autografo è sempre una delusione. Higuain scende da casa direttamente in garage, dove l'aspetta l'autista per portarlo a Vinovo. A molte cose pensa l'instancabile fratello manager Nicolas. La cena se la fa portare a casa.
NON È UN MONACO - Questa descrizione però, può far pensare che Higuain sia un monaco. Non è così, anzi. Anche fuori dal campo è un bomber, usa il telefono e i social. Oltre alla passione per l' arte, ereditata dalla mamma pittrice, ha quella per le donne. A Torino anche lui qualche volta è stato al Pick-Up. Soprattutto in discoteca però, la riservatezza è la regola. Anche il Pipita, come molti sudamericani, organizza delle serate private con qualche compagno calciatore, in un locale chiuso al pubblico. Serate a inviti, in cui la prima regola è tenere il telefonino nelle borse consegnate all'ingresso.