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ROMA - Allegri non teme Napoli-Juventus: "La Juve è abituata a giocare queste partite contro squadre che giocano la partita dell'anno". Nell'ottica del clima che si aspetta di trovare al San Paolo, l'allenatore juventino dice: "Con queste due partite in tre giorni l'Italia sportiva ha una bella chance di dimostrare che abbiamo iniziato un percorso di una cultura sportiva un po' diversa". E chiude il discorso sull'aspra rivalità montata quest'anno tra le due tifoserie, con la relativa ansia che ha portato la Juventus a decidere di non soggiornare a Napoli nonostante le due gare ravvicinate, dicendo: "Non se ne dovrebbe neanche parlare di questi fatti. Tutto il mondo guarderà Napoli-Juve, sono sicuro che i tifosi del Napoli dimostreranno grande correttezza".
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PIPITA - Il tecnico della Juventus giudica poi anche l'attesa per il ritorno di Gonzalo Higuain al San Paolo, dove, da ex simbolo del Napoli, si ripresenterà come temuto (e odiato) avversario: "È normale che i tifosi napoletani prima lo applaudiranno e poi lo fischeranno. Lui però è molto sereno". In fin dei conti, dice Allegri, il Pipita "ha fatto una scelta professionale e va rispettato".
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SCUDETTO - Aprile mese chiave: "Ci giochiamo gran parte del campionato, la finale di Coppa Italia e l'avanzamento in Champions League". In ogni caso, "con grande serenità", Allegri che conferma che domenica sera "ci si gioca un pezzo importante di questa Serie A. Da Napoli può passare lo Scudetto".
PJACA - Allegri non può evitare di dedicare una battuta alla brutta notizia che nelle ultime ore ha minato la serenità dell'ambiente Juve: "In bocca al lupo a Pjaca, quest'anno è stato abbastanza sfortunato. Prima la contrattura al perone, poi questo grave infortunio che lo terrà lontano dai campi di calcio per parecchio tempo".
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NAZIONALE - Quindi, un commento sulle polemiche relativi ai ritiri anticipati degli juventini nazionali, di cui tanto si è discusso nei giorni scorsi a partire da Barzagli. Allegri qui è schietto: "In Italia si vive sulla polemica, non si giudica mai ciò che viene fatto e non si esalta mai il momento. Guardiamo solo in casa senza guardare fuori".
PANCHINA D'ORO - "Sarri se l'è meritata perché ha fatto un bel lavoro con l'Empoli e un grande lavoro a Napoli. Io, se ricordo bene, ho votato Di Francesco. Comunque anch'io l'ho vinta l'anno in cui Mourinho vinse tutto con l'Inter."