Buffon avvisa la Juventus: «Umili al Camp Nou, penso a Milan-Liverpool...»

Il risultato positivo conquistato contro il Barcellona ieri sera è solo il primo passo: «Dobbiamo ancora conquistare il passaggio del turno»
Buffon avvisa la Juventus: «Umili al Camp Nou, penso a Milan-Liverpool...»© REUTERS
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ROMA - La prima parte della sfida contro il Barcellona è finita e la Juventus ne è uscita vincitrice con un gratificante 3-0. Ma l'esperienza del Paris Saint-Germain insegna che la squadra di Luis Enrique è capace di tutto e da Allegri a Trezequet negli ambienti juventini si cerca di restare con i piedi per terra. Stesso atteggiamento tenuto da Gianluigi Buffon che, ai microfoni di Skysport24 ha dichiarato: "É una soddisfazione che finisce lì perché non ci hanno dato la copppa a fine gara e il passaggio del turno dobbiamo ancora conquistarlo". Una grande Juventus disegnata in maniera magistrale da un grande tecnico: "La Juve è stata disegnata da un'intuizione dell'allenatore - continua il capitano della Nazionale -.

Ha prodigi che non so dove studia ma gli vengono bene, c'è da far tanti complimenti a lui e anche a noi che ci applichiamo. Mi auguro si possa continuare a rendere facili e belle determinate partite".

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UMILTA' AL CAMP NOU - «É un bene per noi che ci sia già stata una '"remuntada" del Barcellona: così terremo le antenne dritte e saremo umili». Capitan Buffon si allinea a mister Allegri sull'atteggiamento della Juventus. «Andremo là senza prosopopea - dice a Sky Sport - nel calcio ci sono state tante rimonte, come Milan-Liverpool o Deportivo-Milan. Dopo una partita simile torni a casa e hai il sospetto che non sia chiusa - aggiunge il portiere bianconero - questo la dice lunga sul rispetto che abbiamo per il Barcellona».

LA PARATA SU INIESTA - «La parata su Iniesta? Un mix di tempismo e istinto». Il numero uno della Juve ha fatto due parate decisive tra cui spicca quella sul centrocampista spagnolo, liberato da una intuizione di Messi. «È stata molto difficile - ha spiegato - quasi un duello fra te e l'avversario». Una parata che ha pesato, nell'economia del doppio confronto, più di un gol realizzato: «É stata una sorta di danza in cui devi capire quando tirare fuori il braccio sinistro. Non devi svelarlo troppo presto, altrimenti daresti un'indicazione importante all'avversario, e devi essere pronto a reagire a qualsiasi tipo di sollecitazione». Dopo quella parata, che ha sventato l'1-1 dei blaugrana, la Juventus ha impresso un'ulteriore accelerazione alla partita, segnando poco dopo il 2-0: «É arrivata in un momento importante del match, eravamo 1-0. Però come dico sempre ho la fortuna di giocare in squadra con grandi campioni, se voglio continuare ad avere una reputazione come quella che ho sempre avuto, queste parate devono essere la normalità».

L'ATTENTATO A DORTMUND - «Purtroppo dobbiamo abituarci a queste situazioni, e ce ne faremo una ragione, anche se è svilente arrivare a dire questo». Così Buffon sull'attentato di Dortmund. «I fatti non si conoscono ancora bene, esprimersi potrebbe sembrare esagerato e arbitrario - aggiunge il capitano della Juventus -. Chiunque sia stato, se avesse voluto realmente far male avrebbe potuto farlo», osserva il capitano bianconero, convinto che sia stata "una specie di avvisaglia". «Non so quali siano i motivi - conclude - qualcuno magari ce lo dirà...».


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