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ROMA - Tutti con Gonzalo Higuain. Il campione triste, escluso dalla Nazionale argentina, protagonista di uno scialbo avvio di stagione, scivolato in panchina nel derby con il Toro, scopre, in un momento delicatissimo, quanto sia forte il legame con la Juventus. I compagni lo tranquillizzano e aspettano i suoi gol con fiducia, i compagni lo incitano, Allegri spiega che con il Toro è stata soltanto una rotazione e che il Pipita rimane un punto fermo. La Champions, mercoledì, potrà incidere una svolta, restituire all’attaccante argentino la serenità e le reti perdute. [...]
Allegri, a domanda esplicita, non garantisce di schierarlo in Champions League («Non so se giocherà lui: valuterò»), ma tutto lascia intendere che il Pipita rientrerà. E il palcoscenico europeo, il debutto casalingo nella manifestazione dopo il crollo di Barcellona, gli offriranno l’opportunità di cambiare passo, tornare se stesso e trovare il sorriso. Anche perché la malinconia, la rabbia sono normali, però non si traducono in scoramento. Higuain, giurano i compagni, sa trasformare le difficoltà in motivazioni aggiunte, vuole essere di nuovo determinante per la Juventus e far ricredere il Ct Jorge Sampaoli che lo tiene fuori dalla Seleccion. «La sua rabbia è positiva» commentò Gigi Buffon dopo lo sfogo del centravanti a Barcellona, adesso la speranza bianconera è vedere i frutti contro l’Olimpiacos.
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