Juventus, già 13 reti subite. Il dopo Bonucci fa discutere

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Juventus, già 13 reti subite. Il dopo Bonucci fa discutere© ANSA
Antonio Barillà
2 min

TORINO - Tredici gol subiti in undici partite ufficiali. Una media estranea ai parametri della Juventus, che negli ultimi sei campionati ha avuto sempre la difesa migliore e che lo scorso anno, in Champions League, era riuscita a fermare sia all’andata che al ritorno il Barcellona di Leo Messi

Fino a sabato, almeno, la solidità resisteva all’Allianz Stadium, poiché in cinque partite casalinghe - quattro di campionato, una di Coppa - la porta era rimasta inviolata: adesso non c’è più nemmeno questo distinguo consolatorio, spazzato via dalla doppietta di Ciro Immobile.

RISPOSTA OVVIA - Tredici gol: tre in Supercoppa, sette in Serie A (delle prime cinque in classifica, soltanto la Lazio ne ha incassati di più), tre in Champions League. Giusto soffermarsi sul dato, seppur senza allarmismi, cercare di capire da cosa dipenda l’involuzione. La risposta più ovvia - la partenza di Leonardo Bonucci, destinazione Milan - è la prima a essere scartata, anche perché nell’ultima stagione, in sua assenza, il reparto soffrì pochissimo. I problemi focalizzati a Vinovo sono essenzialmente due: le condizioni precarie di molti bianconeri (ieri per il peso della preparazione estiva, oggi per le scorie degli impegni in Nazionale) che incidono sul sacrificio richiesto a tutta la squadra per equilibrare un modulo spiccatamente offensivo, e i tanti,
troppi black out che in pochi minuti sciupano il lavoro svolto nell’arco dei 90’: sabato ne sono bastati otto perché la Lazio ribaltasse la partita e affondasse il dito nella piaga di una difesa irriconoscibile, ancora di più al cospetto biancoceleste. Già, perché tra Supercoppa e campionato, ben cinque dei tredici gol subiti sono laziali, quattro addirittura di Immobile e uno di Alessandro Murgia.


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