Juventus, Buffon: «Andrò avanti solo se sarò un punto fermo»

Il capitano della Juventus domenica compirà 40 anni:«Incontrerò presto il presidente Agnelli e ne parleremo. Penso che ogni sportivo spesso si trova a dover dialogare, anche in maniera conflittuale, con il demone»
2 - Gigi Buffon, classe 1978, prossimo ai 40 anni è il portiere e il capitano della Juventus© ANSA
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TORINO - «Sono sempre stato considerato un punto fermo, un punto forte della mia squadra. Fin quando sarà così, fin quando anche gli altri penseranno questo, ci si potrà venire incontro e andare avanti, altrimenti è giusto fermarsi». Così Gigi Buffon, che domenica festeggia i 40 anni, intervistato da Sky Sport.

«Fino a giugno, anche per senso di responsabilità, sono ancora un calciatore ed è giusto pensi solo a questo - dice -. Poi ci incontreremo col presidente e decideremo serenamente. Le forzature non mi sono mai piaciute».

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LA SCELTA - «Penso che ogni sportivo - aggiunge Buffon - spesso si trova a dover dialogare, anche in maniera conflittuale, con il demone» professionale. «È una parte della tua vita, è un aspetto molto bello. Ti accende sempre la fiamma e fa sì che dentro di te ci sia sempre bisogno di una sfida nuova; e per chi di sfide ha vissuto è sicuramente qualcosa di cui non puoi fare a meno». Eppure, prosegue il capitano della Juventus, «arrivato ad una certa età uno fa fatica anche ad essere sereno nell'autovalutazione. Probabilmente c'è anche una sorta di paura nell'offendersi, cosa che io non ho, se ti giudicano male. Ma io mi sono circondato di persone, amici, familiari, una compagna, con i quali parlo spesso e volentieri e chiedo a loro dei consigli veri e reali, e anche del mio stato di salute da sportivo, perché secondo me un esterno alcune volte vede meglio di chi è protagonista».


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