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ROMA - Un poker all'Udinese che rinfranca in vista Atletico e che viene messo già alle spalle: Allegri fa i conti scudetto per la Juve nell'immediato postpartita. «Siamo a 75 punti a undici partite dalla fine, è una bella quota: prima di stasera mancavano sei vittorie allo scudetto, ora ne mancano cinque indipendentemente da quello che fa il Napoli».
VISTA ATLETICO - Il ko di De Sciglio prima del match e di Barzagli in partita, oltre alla squalifica di Alex Sandro, restringono le scelte sugli esterni per la partita di martedì: «Credo di avere solamente un terzino, difficilmente recupererà De Sciglio. O gioca Spinazzola, o Caceres nei tre perché Martin terzino che spinge la vedo dura. Qualcosa bisogna fare perché bisogna fare una partita di tecnica, ampiezza. Saremo pronti. E poi a loro si è fatto male Filipe Luis, a noi pure, siamo pari. Douglas Costa è quasi recuperato, sarà a disposizione».
IL DISCORSO CHAMPIONS E IL FUTURO - Il tecnico poi si fa più preciso, tracciando il bilancio della sua avventura bianconera: «In questi quattro anni e mezzo ci siamo sempre giocati la Champions: sempre tra le prime sedici, due volte in finale. Le finali vanno vinte, vero, ma abbiamo perso contro due squadre importanti, se non ci riusciamo quest'anno sarà l'anno prossimo. Il Bayern ci ha messo dieci anni a vincerla, il Chelsea ne ha vinta una nell'anno in cui forse la meritava di meno, con 120 minuti giocati nell'area di rigore e un gol su calcio d'angolo...la Champions è così...Quello che dicono di me? Sono abituato, e per il mio futuro dico che con la società e con chi lavora alla Juventus c'è un ottimo rapporto. Le storie finiscono, è vero, ma stiamo andando verso l'ottavo scudetto, abbiamo vinto la Supercoppa, stiamo facendo un buon lavoro, sulla Champions aspettative troppo alte, giocarla dev'essere una gioia e non un'ossessione. Sono fiducioso, dopo cinque anni alla Juventus spero di poter continuare».
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