Chiesa, un regalo con la Fiorentina

Tornato a pieno regime, vuole riprendersi la Juve nella sfida del cuore
Chiesa, un regalo con la Fiorentina© LAPRESSE
Filippo Bonsignore
4 min

TORINO - C’ è sempre una prima volta e Chiesa auspica che possa essere dietro l’angolo. C’è la Fiorentina all’orizzonte, c’è la sfida del cuore contro il suo passato che deve rappresentare un’altra tappa della scalata della Juve in classifica e per Federico un altro passo verso il ritorno a pieno regime. Adesso l’attaccante bianconero è tornato in tutto e per tutto a sentirsi un giocatore, dopo un anno travagliato, fatto di sofferenza, duro lavoro, passaggi complicati dal punto di vista emotivo dopo il grave infortunio al ginocchio. Non ha mai mollato di un millimetro, Fede, e con tutta la tenacia del mondo ha risalito la china e si è ripreso la scena. Il gol al Monza in coppa Italia ha rappresentato la chiusura del cerchio, più di un anno dopo l’ultima volta. Adesso la gioia sotto porta deve tornare ad essere la normalità, magari già da domenica contro i viola. Chiesa non ha ancora fatto centro da ex in due incroci e ora cerca appunto quella prima volta che lo porterebbe anche a raggiungere la cifra tonda delle 20 reti in bianconero.

Viaggio

Sarebbe certamente un bel modo per celebrare la fine del lungo viaggio che l’ha riportato al centro della Juve. Un percorso, ha raccontato nel docufilm di Prime Video, «in cui ho imparato tante cose e in cui sono cresciuto; la cosa di cui sono più felice è la maturazione fuori dal campo». Ci sono ancora alcuni piccoli passi da compiere, cioè tornare a giocare con costanza ogni tre giorni e superare quei piccoli fastidi fisici che si manifestano ogni tanto; normale, quando che si rialzano i giri del motore dopo una assenza così lunga. L’obiettivo è tornare al 100%, che si potrà raggiungere soltanto giocando con continuità e riprendendo il ritmo di sempre. Le prime pagine della nuova storia sono già state scritte: la rete al Monza, appunto, e poi la prima da titolare sempre in coppa Italia contro la Lazio, nella notte di un’altra prima volta.

Coppia da sogno

Contro i biancocelesti, infatti, Chiesa ha giocato in tandem con Vlahovic: la coppia sognata da tutti i tifosi juventini non era mai sbocciata, prima per la lunga assenza di Fede, poi per la pubalgia che ha frenato Dusan da fine ottobre in avanti. Adesso è realtà e anche da questo tandem dipendono le fortune dei bianconeri in questa seconda parte di stagione. Con Chiesa, Allegri ha ritrovato un giocatore unico, capace di rompere gli equilibri con dribbling, scatti, percussioni in velocità, assist e gol. Tutti ingredienti che uniti a Vlahovic possono diventare una miscela esplosiva. Con la Lazio, entrambi erano ancora in rodaggio; meglio è andata a Salerno, quando il serbo ha dimostrato di essere tornato il bomber e il centravanti totale di cui la Juve aveva enorme necessità e con l’azzurro si sono cercati e trovati in alcune combinazioni che sanno di futuro. Ora manca il primo gol in coppia, così come ancora deve arrivare il primo collaudo dell’idea che la scorsa estate ha ispirato la costruzione della Juve. Parliamo ovviamente del tridente Di Maria-Vlahovic-Chiesa. Così, con questo enorme potenziale offensivo, Allegri e la dirigenza avevano pensato la squadra. Finora non è ancora stato possibile giocarsi questo jolly ma presto accadrà; non appena tutti (Fede e Dusan in particolare) avranno trovato la migliore condizione fisica e la Juve avrà ritrovato con continuità equilibrio e solidità, fondamentali per sostenere un trio di questa portata. L’orizzonte cui tendere è il 4-3-3, ma Chiesa può fare anche l’esterno del 4-4-2 o del 4-2-3-1, la seconda punta nel 3-5-2 come adesso, mentre da esterno a tutta fascia in questo sistema è più sacrificato. Tante opzioni per una Juve che vuole tornare in alto.


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