Allegrismo: ecco dove nasce l'arrampicata Juve

Fra risultatisti e giochisti, nella Juve ha la meglio la filosofia dell'allenatore: rimarcare i 44 punti virtuali, ma non pensare ai 15 di penalizzazione, vincere il maggior numero di partite possibile, prendere il minor numero di gol possibili (con la Viola, quattordicesima partita su ventidue a difesa imbattuta, la seconda più solida del campionato). E, aspettando il Collegio di Garanzia, puntare dritti sulla risalita in campionato, l'Europa League e la Coppa Italia. Perchè i cavalli, Max dixit, si vedono al traguardo. E finalmente, per la prima volta ha potuto schierare Chiesa, Di Maria e Vlahovic tutti insieme.
Allegrismo: ecco dove nasce l'arrampicata Juve© Juventus FC via Getty Images
Xavier Jacobelli
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"La Juve ha fatto 44 punti in campionato, non mi sta bene che qualcuno dica che la nostra stagione sia fallimentare: chi non si ricorda i 44 punti vuol dire che la memory card piena". Ecco, per capire dove affondi le radici l'arrampicata Juve, come l'ha felicemente definita il Corriere dello Sport stamane in edicola, bisogna partire dal ringhio di Max dopo la vittoria sulla Fiorentina che ha proiettato i bianconeri al secondo posto virtuale in classifica. Anche se, aspettando Samp-Inter, Allegri subito ha usato il condizionale: "Saremmo secondi a 44 punti, ma dobbiamo pensare a raggiungere che stanno sopra di noi". Prova provata di un realismo cui fare ricorso come antidoto al logorio della giustizia sportiva moderna, aspettando il Collegio di Garanzia e tutto ciò che verrà dopo.

Fra risultatisti e giochisti, nella Juve ha la meglio l'Allegrismo, neoformazione del lessico calcistico che indica la filosofia dell'allenatore livornese: non pensare ai 15 punti di penalizzazione, non badare a eccessivi fronzoli stilistici, vincere il maggior numero di partite possibile, prendere il minor numero di gol possibili (con la Viola quattordicesima partita su ventidue a difesa imbattuta, attualmente la seconda più solida del campionato). E ancora: aspettando il Collegio di Garanzia, puntare dritti sulla risalita in campionato, l'Europa League e la Coppa Italia. Perchè i cavalli, Max dixit, si vedono al traguardo. E, alla buon'ora, per la prima volta dall'inizio della stagione ha potuto schierare tutti insieme Chiesa, Di Maria e Vlahovic tutti insieme. Non pensando più a ciò che la Juve poteva essere e non è stata, ma a ciò che la Juve potrà essere con quei tre.


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