Merci Rabiot, la Giovane Juve vola e le manca solo un gol di Vlahovic Ma è solo questione di tempo

Settima in classifica, a 9 punti dalla zona Champions, la squadra di Allegri ha piegato l'orgogliosa Samp grazie all'iniezione di energia dei ragazzi nati dal 2000 in poi e alla doppietta del nazionale francese, la terza stagionale. Dusan ha calciato il rigore sul palo, ma ha giocato molto bene, sostenuto a gran voce dallo Stadium: sta tornando nella condizione migliore e dal suo colpo di testa è nato il primo gol in A di Soulé
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Vola in alto la Giovane Juve che usa la testa (17 i gol realizzati nel gioco aereo dall'inizio della stagione), scavalca Bologna e Torino, è a quattro punti dal sesto posto e a nove dalla zona Champions, aspettando Milan-Salernitana. Allegri aggiorna soddisfatto la contabilità virtuale che, senza il -15, lo vedrebbe secondo, a 15 punti dal Napoli, ma con 3 lunghezze in più rispetto all'Inter che sfiderà domenica prossima a San Siro. L'orgoglio non è bastato alla Samp, volitiva e grintosa al punto da rimontare per due volte i bianconeri nel primo tempo, cedendo poi alla distanza. Con quattro giocatori in campo nati dal 2000 in poi (Fagioli, Miretti, Barrenechea e Vlahovic), la Juve era partita benissimo. Graziata in avvio da Gabbiadini, la squadra di Allegri ha piazzato un micidiale uno due con Bremer e Rabiot: due gol di testa, specialità della casa, come ribadito nel finale da Soulé. In quindici minuti, fra l'11' e il 26', i bianconeri parevano avere chiuso il conto, ma non avevano fatto i conti con la reazione doriana, capace di agguantare i rivali nel giro di sessanta secondi. Prima con Augello, terminale di una ficcante azione offensiva e poi con Djuricic, bravissimo a colpire d'interno il pallone ricevuto su incursione di Zanoli. I fischi dello Stadium hanno scandito il sofferto avvicinamento bianconero all'intervallo, provvidenziale per riordinare le idee.

Vlahovic sta tornando: è solo questione di tempo

Allegri ha cambiato passo inserendo Cuadrado e Locatelli, al posto di Bonucci e Barrenechea e la musica è cambiata. Rabiot ha siglato il tris, Vlahovic ha calciato sul palo il rigore che gli avrebbe concesso di rompere il digiuno, perdurante da sei partite, ma in questo periodo gli gira male. Può succedere. Lo Stadium l'ha capito e ha sostenuto a gran voce Dusan sino alla fine, quando da un suo colpo di testa è nata la rete di Soulé, lesto a ribattere la respinta di Martin Turk, 19 anni, sloveno, debuttante assoluto al posto dell'infortunato Audero. Vlahovic comunque sta tornando Vlahovic: è solo questione di tempo. Prima dell'Inter, per continuare a volare la Juve deve eliminare il Friburgo dall'Europa League. Con la Samp ha giocato meglio che con i tedeschi nella gara d'andata. Ora può farcela.


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