Allegri e Gasperini, attenti a questi due

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Allegri e Gasperini, attenti a questi due© ANSA
Xavier Jacobelli
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Szczesny aveva spianato la strada al Sassuolo con la sua papera, Szczesny ha chiuso la porta a Bergamo alla Juve, permettendole di conquistare un punto prezioso. Quella splendida parata sulla punizione di Muriel, deviata sulla traversa togliendo letteralmente il pallone dall’incrocio dei pali, ha fruttato ad Allegri il secondo pareggio stagionale; il primo, invece dell’Atalanta che, fra campionato ed Europa League, ha portato a quattro le partite consecutive senza incassare un gol, incrementando la propria imbattibilità nel massimo torneo, giunta a 284’. Per la prima volta nella sua storia, la Dea ha inanellato cinque gare senza subire gol nelle sette partite iniziali della Serie A. La squadra di Gasperini è in salute e si è visto subito con il primo quarto d’ora scandito dal settantuno per cento di possesso palla e dalla prima, clamorosa occasione fallita da Zappacosta. La Juve ha avuto il merito di reggere l’urto bergamasco, prendendo progressivamente campo. Orfano di Vlahovic e Milik, Allegri ha puntato su una partita di contenimento, confidando nelle iniziative di Chiesa e Kean che, però, non sono mai stati pericolosi per Musso. Il cantiere bianconero è sempre aperto, i lavori sono in corso, i progressi si notano, sebbene siano ancora lenti, soprattutto quanto a rapidità di ribaltamento del fronte di gioco e a scarsità di verticalizzazioni.

Gasperini-Allegri, una partita a scacchi

Tuttavia, la squadra ha fatto tesoro della bruciante batosta di Reggio Emilia: quando ha capito che pareggiare sarebbe stato meglio che rischiare di perdere, si è regolata di conseguenza, anche se le due occasioni fallite da Koopmeiners nel finale le hanno procurato brividi lungo la schiena. Quanto a qualità del gioco e fluidità della manovra, l’Atalanta ha confermato di essere sempre più nella direzione ideale, nonostante la perdurante assenza di un centravanti titolare, stante l’indisponibilità di El Bilal Touré e Scamacca. Di più. Alla settima presenza consecutiva, De Ketelaere ha di nuovo dimostrato quanto gli stia facendo bene frequentare la Scuola Gasp. Al bagaglio tecnico di prim’ordine, l’ex milanista ha aggiunto una carica agonistica decisamente inusitata rispetto alla sua prima stagione in Serie A, coniugandola alla sagacia tattica che gli consente di svariare sull’intero fronte offensivo. I subentrati Muriel, Pasalic, Holm e Bakker sono stati elogiati dal loro allenatore per essersi calati subito nel clima del confronto. Atalanta-Juve è stata la partita a scacchi fra due tecnici che, insieme, vantano 1.280 partite in carriera: Gasperini 676, Allegri 604. Dall’alto della loro esperienza, hanno fatto le mosse che ci si aspettava facessero. Il campionato è ancora nella fase iniziale: la Juve ha agganciato il Napoli, a 4 punti da Inter e Milan, forte della migliore partenza stagionale da quattro anni a questa parte (+4 rispetto al 2022). L’Atalanta la tallona ed è a -5 dalla coppia di testa. L’impressione è che, strada facendo verso il tricolore, Inzaghi, Pioli e il rinfrancato Garcia, dovranno stare sempre più attenti a queste due.


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