Mauri: «Forza Lazio, abbiamo ancora tre obiettivi»

Il centrocampista biancoceleste guarda avanti dopo l'eliminazione dalla Champions League: "Campionato, Europa League e Coppa Italia: tre fronti per lottare ancora"
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FORMELLO - E' uno degli "ultimi acquisti" in casa Lazio e torna a parlare il giorno dopo la sconfitta contro il Bayer Leverkusen. Mauri è di nuovo un giocatore biancoceleste e prova, dall'alto della sua militanza, a riportare un po' di ottimismo nell'ambiente: "Siamo ancora attivi su tre fronti. La squadra rialzerà la testa e farà ancora un grande campionato. Con i nostri tifosi raggiungeremo traguardi importanti". Mauri sente da vicino l'umore dei compagni, amareggiati per la trasferta tedesca: "Questa mattina c'era un po' di delusione e sconforto. Siamo tornati tardi stanotte, il ricordo della partita è ancora vivo. Da domani cominceremo a pensare alla partita con il Chievo. Sara difficile perché a Verona non è mai facile andare a fare la partita. Sì è vero, siamo usciti dalla Champions ma c'è ancora l'Europa League. Siamo ancora attivi su tre fronti, quindi non abbassiamo la testa. È sempre una competizione europea, e vogliamo dimostrare che siamo una buona squadra anche a livello europeo. Vogliamo toglierci delle soddisfazioni, per noi è per i tanti nostri tifosi che sono saliti in Germania, che ci seguono sempre e stanno sempre al nostro fianco. Ora c'è la voglia di fare il risultato a Verona e dimostrare che non è quella di ieri la vera Lazio".

L'ANALISI - Mauri prova a rileggere il match che per troppo tempo ha visto la Lazio andare in difficoltà contro il Bayer: "C'è rammarico e delusione, non abbiamo giocato come sapevamo fare. I tedeschi sono una buonissima squadra come hanno dimostrato. Resta questo rammarico perché potevamo fare molto meglio. Non abbiamo fatto la partita che volevamo, eravamo troppo passivi e schiacciati dietro. Il merito loro è che sono una buonissima squadra come detto prima, ma noi non abbiamo dimostrato. La scorsa stagione abbiamo fatto un ottimo lavoro, meritando il terzo posto. Il preliminare ormai è andato. Dobbiamo ritrovare la giusta serenità subito, il campionato è partito bene. Dobbiamo riprovarci per tornare a giocare la Champions. I tedeschi, nonostante la giovane età della squadra, sono anni che giocano la Champions. Sono abituati. Anche il campionato loro gioca su ritmi più alti. Noi abbiamo ampi margini di miglioramento, anche la nostra è una squadra abbastanza giovane. Dobbiamo dare il tempo e la fiducia a questi nostri giovani di crescere, anche se li ho visti per pochi giorni, sono molto molto validi. Gli elementi più esperti in squadra aiutano questi ragazzi a crescere, se i giovani li seguono e prendono spunto imparano molto. Ci sono molte cose per cui noi dobbiamo migliorare e imparare dal Bayer. Hanno affrontato la partita a viso aperto, sempre con alto ritmo senza perdere i palloni anzi, recuperandoli praticamente tutti. Imparare da loro ma non solo da loro, e migliorare sempre di più".

IL FUTURO - Il centrocampista parla del suo ritorno dopo qualche giorno vissuto da "disoccupato": "Le sensazioni nel riabbracciare la Lazio sono ovviamente positivi, sono contento di esser potuto tornare. È arrivata la chiamata della società, non ho potuto rispondere diversamente. Appena si è sparsa la voce di un mio ipotetico ritorno veramente tantissimi tifosi hanno invaso i miei social. Spero di poterli ripagare tutti, uno per uno, sul campo. Ho letto anche io le dichiarazioni d'amore, fanno ovviamente piacere. Detto questo le chiacchiere vanno lasciate alle spalle, sono tornato per dare una mano alla mia squadra, mi sto allenando, durante l'estate mi sono allenato da solo. Devo ritrovare il ritmo partita, sono a disposizione per il mister già dalla partita con il Chievo. Poi ci sarà la sosta, lavorerò per rimettermi in forma".

IL RUOLO - "In attacco posso giocare in tutti i ruoli, ho fatto l'esterno, il trequartista e la punta. Non ho preferenze, il mister mi conosce e sa quello che posso dare alla squadra. Sono pronto a fare quello che mi si chiede, mi inserisco spesso senza palla nello spazio vuoto, posso giocare spalle alla porta e fare inserire gli altri. Sceglierà il mister come utilizzarmi. Ai nostri tifosi dico che la squadra rialzerà la testa e farà ancora una volta un grande campionato. Cercheremo di toglierci tante soddisfazioni. Chiedo di starci vicino, quando sono presenti è come se giocassero con noi. Insieme raggiungeremo traguardi importanti, noi abbiamo bisogno di loro"

IL CAMPIONATO - "Le difficoltà contro il Chievo sono diverse, stanno bene fisicamente, in casa giocano sempre bene, danno molta pressione al portatore di palla. Bisogna vedere anche le condizioni del terreno di gioco perché spesso non sono ottimali, ma se noi giochiamo bene, portiamo sicuramente il risultato a casa. La prima partita della stagione, anche la seconda e la terza, sono indicative ma fino ad un certo punto. Magari qualche squadra cambia diversi elementi e ha bisogno di tempo per rodare i nuovi meccanismi, possono aver cambiato allenatore, o avere i nazionali stanchi dai rientri estivi. L'inizio del campionato è sempre un'incognita. Certo, se si parte in maniera diversa ci possono essere presupposti importanti, iniziare con il piede giusto è sempre positivo. Sabato contro il Bologna potevamo comunque fare molto meglio, dopo il 2-0 abbiamo smesso di attaccare, non è una nota positiva. Bisogna continuare ad attaccare durante tutti i novanta minuti, non si può arrivare alla fine rischiando".


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