24 ore di notizie sulla Lazio

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24 ore di notizie sulla Lazio© Getty Images
24 min
19.00 Diretta Milan-Lazio, probabili formazioni e tempo reale dalle ore 20.45.
Nei rossoneri tornerà in campo Bacca. Simone Inzaghi potrebbe preferire Djordjevic a Keita. Ballottaggio tra Felipe Anderson e Basta. La diretta su Corrieredellosport.it. Segui la diretta
18.43 San Siro il campo proibito: risse, insulti, errori degli arbitri neppure la Lazio tricolore passò. (dall'edizione odierna del Corriere dello Sport)
Dal 2000 al 2003, un altro caso scottante, un’altra sconfitta a Milano, si giocò il 19 ottobre (1-0). Claudio Puglisi, uno dei guardalinee, dopo il match fu fermato per tre settimane, aveva annullato un gol regolare a Stankovic. «E’ stato un grave errore professionale», disse il presidente della Lazio, Ugo Longo. «Un errore madornale», aggiunse Mancini, in versione allenatore. Decise tutto Pirlo e i rossoneri raggiunsero la Juve in vetta alla classifica. Anno 2013, il 2 marzo si consumò il sorpasso del Milan ai danni della Lazio, i rossoneri piombarono al terzo posto (3- 0). L’arbitro Rizzoli condizionò la corsa Champions: espulsione assurda di Candreva dopo un quarto d’ora, fallo (dubbio) commesso fuori area. Dias stava per impattare El Shaarawy, non era una chiara occasione da gol. E poi fallo del Faraone su Pereirinha, primo gol di Pazzini viziato. Ci prova Inzaghi, vuole essere l’uomo della svolta 27 anni più tardi di Beppe Materazzi. E’ tra i maestri di Simone, è il primo che ha creduto in lui a Piacenza. La storia forse è già scritta. Basta tabù.  (di Daniele Rindone)

18.21
San Siro il campo proibito: risse, insulti, errori degli arbitri neppure la Lazio tricolore passò. (dall'edizione odierna del Corriere dello Sport)
Nessuna Lazio, neppure quella dello scudetto 2000, ha infranto il tabù. Ha pesato la forza del Milan, hanno pesato i torti arbitrali, ce ne sono stati tanti. Nell’ultimo precedente, Milan-Lazio 1-1 del 20 marzo scorso, i biancocelesti hanno reclamato per un mani in area di Zapata allo scadere, l’arbitro era Tagliavento, non fischiò. «E’ stato negato un rigore netto», disse Pioli due settimane prima dell’esonero. S’infuriò la Lazio nell’anno del secondo tricolore, era lanciatissima, perse 2-1 il 20 febbraio 2000. La tensione sfociò in risse, insulti e spintoni. Le accuse furono rivolte al guardalinee Ivaldi. Mancini e Nesta gli rimproverarono di aver invertito una rimessa laterale, dalla stessa scaturì un fallo di mano di Negro, provocò il primo rigore trasformato da Boban (ne segnò due). Mancini si scagliò contro Ivaldi a fine partita, intervenne Galliani. Mancini si ribellò, rivolse parole pesanti al dirigente rossonero. Intervenne anche il diggì Braida, disse a Mancio di non piangere. Il laziale strattonò Galliani. (di Daniele Rindone)
17.55 San Siro il campo proibito: risse, insulti, errori degli arbitri neppure la Lazio tricolore passò. (dall'edizione odierna del Corriere dello Sport)
Il tabù non è crollato nonostante l’aiuto di maghi della panchina, di fantasisti, di bomber di ogni tipo, di macumbe. In ventisette anni i referti sono stati implacabili, i verdetti non sempre giusti. In quella domenica del 1989 in panchina c’erano Materazzi e Sacchi. La Lazio sbancò Milano undici anni dopo l’ultima volta, vuole dire che in 38 anni sono state conquistate solo due vittorie a S.Siro. Quella Lazio vinse con un autogol, quel Milan era campione d’Europa, giocò privo di Van Basten e Gullit. Materazzi era in bilico, si salvò. Sacchi s’arrese. Maldini andò in tilt, passò indietro il pallone, tra i pali in quel momento non c’era Giovanni Galli. Valerio Fiori era il portiere laziale, aveva 20 anni, rimase in piedi, fu assediato dai rossoneri. Il Diavolo, da allora, s’è messo di traverso. Il colpaccio, in 27 anni, è stato solo sfiorato, la Lazio è stata lì lì per centrarlo. A volte ci è quasi riuscita, è sembrata ad un passo dall’afferrare la vittoria. L’illusione del settembre 2011, 0-2 nel primo tempo (gol di Klose e Cisse), è stata spietata. (di Daniele Rindone)
17.37 San Siro il campo proibito: risse, insulti, errori degli arbitri neppure la Lazio tricolore passò. (dall'edizione odierna del Corriere dello Sport)
Milan-Lazio senza tabù, magari. Da ventisette anni i biancocelesti sono inchiodati a quell’orma lasciata sul prato di San Siro il 3 settembre 1989: Milan ko, autogol di Paolo Maldini (0-1). Stesso slogan di sempre, è l’ora di cambiare la storia. Ci prova Simone Inzaghi dopo che hanno fallito tutti, da Zeman a Zoff, da Eriksson a Mancini, da Delio Rossi a Reja. E poi Petkovic e Pioli tanto per citarne alcuni. E’ un tabù resistente a tutto, ai grandi numeri, ai cambi d’epoca, di società, di presidente, di allenatore, di giocatori, di arbitri. Mai nessuno, dal preistorico 1989, è riuscito a dire “è finita”, a gridare per la liberazione. Per il Milan la storia è diventata abitudine, il risultato un ciclo fisiologico. In campionato i rossoneri hanno lasciato le briciole alla Lazio, al massimo le hanno concesso un pareggio. (di Daniele Rindone)
17.11 De Vrij è tra i pre-convocati per le sfide contro Bielorussia e Francia: il tecnico della nazionale olandese Blind lo ha inserito nella lista dei 29 pre-convocati per le prossime gare. 
16.47 Lazio a Milano per sfatare il tabù San Siro: Stasera al Meazza si aprira' il programma della quinta giornata di campionato: Simone Inzaghi conferma l'11 anti-Pescara, Montella rilancia De Sciglio e Bacca dal primo minuto. Guarda il video
16.23 Alessandro Murgia giocherà la "Partita dell Pace". Il giovane centrocampista della Lazio ha lanciato un messaggio attraverso il profilo Twitter dell’evento: “Ciao sono Alessandro Murgia, vi invito il 12 ottobre allo stadio Olimpico di Roma per la ‘Partita della Pace’. Venite in molti, è una manifestazione molto importante e abbiamo bisogno del vostro aiuto. Grazie”.
15.50 Massimo Oddo è tornato a parlare della pesante sconfitta subita dal suo Pescara nell'ultima partita di campionato per mano della Lazio. Intervenuto in conferenza stampa di presentazione del match contro il Torino, l'ex difensore biancoceleste ha affermato: "Non amo piangermi addosso. La rosa è fatta da più giocatori. La partita con la Lazio è una di quelle che può capitare durante la stagione. Credo fortemente che sia dipeso da nostre mancate serenità e brillantezza. Non vedo nessun dramma, abbiamo perso contro una squadra forte. Non dovremo però più perdere la testa, la lucidità e la freddezza. Arriveremo con il tempo a migliorare la gestione delle fasi di una gara. L'eccessiva generosità dei ragazzi porta anche a degli errori".
15.23 Marco Ballotta parla con Tuttomercatoweb della sfida tra Milan e Lazio in programma per questa sera alle 20:45: “Sarà una bella partita: entrambe hanno vinto l’ultima, vogliono dar seguito al momento. Non possono avere troppe alternanze di prestazione, per questo sarà una gara che rivelerà chi potrà ambire a qualcosa. Certo, è presto, ma i segnali arrivano anche così. Vedo avanti la Lazio, comunque. E’ una squadra quadrata. Serve tempo per capire il gioco di Montella ma se continueranno così cresceranno sicuramente”.
14.57 Lazio a Milano per sfatare il tabù San Siro Guarda il video
14.31 Milan-Lazio, le quote: correva l’anno 1989 e la Lazio sbancava il campo del Milan in campionato. Poi il vuoto, nessun sorriso pieno. San Siro, sponda rossonera, è un tabù per l’undici romano. La storia ha il suo peso specifico ma esiste per essere riscritta. E possiede anche i suoi numeri: su bwin.it il segno 2 a favore di Immobile e compagni, infatti, ha un moltiplicatore pari a 3.50. L’anno scorso la contesa finì 1-1 con il botta e risposta immediato tra
Parolo e Bacca. Ipotizzare un altro pareggio significa abbracciare il segno X che si gioca a 3.20, mentre dando fiducia al Milan la quota scende fino a 2.10. La banda di Montella finora non ha convinto dentro i confini della Lombardia: il 3-2 con il Torino è stato centrato in extremis grazie al miracolo di Donnarumma, inoltre l’Udinese ha fatto il colpo grosso. Esistono dei problemi difensivi, quindi il Goal (1.75) o l’Over  2,5 (1.95) sembrano le scelte più logiche a palla ferma.  Un piccolo azzardo? Accendere l’opzione Goal nel primo tempo. Ipotesi difficile ma invitante che è in lavagna a 4.50.  
14.07

Parolo, Tifava Milan ora lo punisce: è il vero Diavolo. A marzo l’ultima perla (di testa) a San Siro

Ogni volta sembra la prima. E’ la sua partita preferita, da piccolo tifava Milan. E’ un ospite sgradito a S.Siro, da grande ha segnato ai rossoneri cinque gol in undici incontri. Marco Parolo, milanista fino al midollo sin da bambino, non ha mai rinnegato la sua fede, l’ha sempre dichiarata. Al contrario, in campo, s’è rivelato il peggior nemico, s’è fatto sempre desiderare. Due delle tre doppiette firmate in A le ha rifilate sempre ai suoi idoli. Al Milan ha segnato più che a qualsiasi altra squadra. Galliani, l’anno scorso, provò a strapparlo a Lotito offrendo 20 milioni di euro, niente da fare...(continua a leggere qui)

13.44
13.21
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Alla carica con mille tifosi: la Curva è viaggiante

Il Diavolo non fa paura. Sono in mille, credono ai miracoli, tiferanno sulla superficie del suolo infernale. Non vogliono tornare a casa arrabbiati o delusi, come accaduto negli ultimi 27 anni. Ci sono sempre stati a S. Siro, coperti dall’umidità o bagnati dalla pioggia, stremati dal pathos, infuriati per gli errori arbitrali. Ci saranno stasera, saranno in mille. Ci credono ogni anno, sognano l’impresa, hanno fiducia, si ricaricano ogni volta che si gioca a S. Siro contro il Milan. Da ventisette anni i laziali entrano nella tana rossonera sperando nel colpaccio, sperando di farla franca. Arrivano speranzosi, al massimo tornano a casa felici a metà, il pareggio è stata l’unica concessione offerta dal campionato...(continua a leggere qui)

12.15

Inzaghi, per sé e per Pippo: «E’ ora di vincere». «Abbiamo tutto per spezzare la maledizione di San Siro; il problema dei rossoneri non era certo mio fratello»

Lassù, dove osano le aquile, ha voglia di salire Simone Inzaghi. Un’impresa, ventisette anni dopo l’ultimo successo della Lazio a San Siro in una partita di campionato, gli servirebbe per spiccare il volo. Il primo spareggio in chiave Europa League suona come un esame, una prova di maturità. Misurarsi alla quinta giornata con il Milan di Montella significa cominciare a capire l’indirizzo della stagione. Simone ci crede. «E’ una partita importante, difficile, da interpretare nel migliore dei modi. Il furore agonistico può fare la differenza, bisogna invertire la statistica, è passato troppo tempo dall’ultimo successo della Lazio in campionato, è l’ora di far bene a San Siro, abbiamo tutte le possibilità per riuscirci»...(continua a leggere qui)

11.47

Montella si affida a Bacca: «Simone mi fa paura»
«Conosco bene Inzaghi, con lui i giocatori danno il meglio. E la Lazio rispetto alla Sampdoria ha più qualità»

Con la vittoria di Genova che ha dato una bella spinta e con la prospettiva di far diventare ancora più interessante una classifica già buona, Vincenzo Montella sfida la Lazio dell’amico Simone Inzaghi e chiede al suo Milan una prova di maturità. «Ho passato un week end molto sereno - ha ammesso - perché quando vinci si accettano con il sorriso anche altri risultati che altrimenti accetteresti meno volentieri. Se mi riferisco alla vittoria dell’Inter? In effetti... Lo dico un po' per rivalità e un po’ perché i nerazzurri saranno un nostro competitor nella corsa alla Champions League. Adesso però il successo con la Sampdoria, maturato con una prestazione da squadra maschia, continua e che si è adattata bene all’avversario, fa parte del passato. Ci aspetta un altro test importante, difficile e da non fallire. Non so se sarà un vantaggio il fatto che in trasferta, rispetto all’Udinese, la Lazio sia più votata a giocare perché ho notato che a volte diventa bassa, ti lascia prendere campo e poi ti colpisce in contropiede o sui calci piazzati, una delle loro specialità. (continua a leggere qui)

11.22

Sfida Speciale Milan-lazio... aria di derby
Cinque i precedenti da calciatori tra inzaghi e Montella da allenatori un solo incrocio, a marzo scorso a Marassi

Sono dolci ricordi pensando all’anno dello scudetto della Lazio, un po’ meno se la memoria torna alla fine di aprile, unico precedente in panchina. La Samp di Montella rimontò e ribaltò il risultato piegando a Marassi (2-1) la Lazio di Simone Inzaghi, che aveva preso il posto di Pioli da venti giorni e stava ancora provando una rincorsa impossibile all’Europa League. Gol di Djordjevic in avvio, pareggio di Fernando al ventesimo del primo tempo, rigore fallito da Candreva a un soffio dall’intervallo e ripresa all’assalto, subendo il raddoppio in mischia dell’ex laziale De Silvestri a meno di un quarto d’ora dalla fine. Blucerchiati in salvo e delusione per la Lazio che però avrebbe dato altri segnali di risveglio sino alla fine del campionato conservando l’ottavo posto, che permetterà di entrare nel tabellone di Coppa Italia dagli ottavi...(continua a leggere qui)

10.54 Milan-Lazio, così in campo Guarda le formazioni
10.27 Serie A, 5ª giornata: le probabili formazioni. Spalletti lancia Totti in Roma-Crotone, nel Napoli tornano Milik e Mertens dal 1'. La Juventus ospita il Cagliari con il tridente: c'è Higuain Leggi qui
10.00

Leggi la prima pagina dell'edizione Roma del Corriere dello Sport-Stadio di venerdì 12 agosto >> http://fal.cn/Er_J

 


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