Lazio, tegola Biglia: fuori per due mesi

Lesione di secondo grado, il centrocampista argentino torna a dicembre
Lazio, tegola Biglia: fuori per due mesi© @ Marco Rosi / Fotonotizia
Fabrizio Patania
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ROMA - E’ andata male, poteva finire peggio. Lucas Biglia resterà fermo due mesi. Lesione di secondo grado al polpaccio sinistro. Sessanta giorni le previsioni stimate di recupero. L’esito della risonanza magnetica eseguita ieri alla Paideia ha almeno scongiurato il sospetto di uno strappo muscolare. Sarebbe stato ancora peggio e i tempi si sarebbero allungati a tre mesi. In questo caso Inzaghi lo avrebbe perso sino a gennaio. Così, invece, si augura di rivederlo in campo tra fine novembre e inizio dicembre. Forse in tempo utile per il derby con la Roma alla quindicesima giornata del girone d’andata. Certo dovrà saltare una decina di partite. In successione Udinese, Bologna, Torino, Cagliari, Sassuolo, Napoli, Genoa e Palermo. Una botta durissima e non ci sono certezze sul derby. Il capitano biancoceleste si ferma e paga a carissimo prezzo il tentativo di recupero per l’Empoli. Aveva saltato Pescara e Milan per un infortunio al polpaccio, non sarebbe mai dovuto rientrare, come peraltro i diversi infortuni muscolari (sono stati tanti negli ultimi due anni) suggerivano. Lucas c’è rimasto male anche per le polemiche sollevate in seguito al suo caso. Voleva giocare, non s’è mai tirato indietro, fanno giurisprudenza i precedenti con Pioli. E’ sempre stato un giocatore in grado di accelerare i tempi di recupero e di convivere con i dolori. Non è vero, però, che aveva recuperato perfettamente dal precedente infortunio, una lesione di primo grado non ancora pienamente superata. Otto minuti di partita e il suo polpaccio ha rischiato di strapparsi. 

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