ROMA - Ha sangue blu, è il discendente diretto dei cannonieri laziali. Ha raccolto l’eredità di Klose con nonchalance. La Nord oggi canta “Ciro, Ciro”, ha modificato il coro “Miro, Miro”. Segna al ritmo dei bomber biancocelesti di tutti i tempi, Ciro Immobile. Anzi, segna quanto e addirittura più di alcuni miti. Dopo 10 giornate, al primo anno di militanza nella Lazio, solo Beppe Signori, in arte Beppe-gol, è riuscito a fare meglio di Immobile. Signori, nella stagione 1992- 93, segnò 11 reti dopo 10 turni di serie A. Colpiva a ripetizione, di giornata in giornata: gol singoli, una doppietta, una tripletta, si presentò così al popolo laziale. Signori, al termine di quell’annata, si laureò capocannoniere (26 reti). Immobile di gol ne ha già segnati 8, da 24 anni non si contavano così tante marcature al decimo turno di campionato. Ciro ha superato il re del gol Silvio Piola, nella stagione 1934-35 realizzò 7 reti (sempre dopo dieci turni) e al termine del campionato ne firmò 21.
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IMMOBILE: «DERBY CON DZEKO? NON CI PENSO»