Lazio, obiettivo nuovo stadio: presto incontro con la Raggi

Tra Lotito e il Campidoglio ci sarebbe stato già un contatto telefonico, entro la fine del mese un vertice
Lazio, obiettivo nuovo stadio: presto incontro con la Raggi
Daniele Rindone
3 min

BOLOGNA - Oggi l’elezione del presidente della Figc, poi tutto sullo stadio. Lotito lavora su più tavoli, in più direzioni. Il presidente della Lazio presto incontrerà Virginia Raggi, sindaco di Roma. Tra i due ci sarebbe già stato un primo contatto telefonico, si attende il vertice in Campidoglio. Non è ancora stato fissato, potrebbe avvenire entro marzo. Dal Comune sono arrivati vari segnali di apertura: «Le porte sono aperte...», hanno detto i rappresentanti del Movimento 5 Stelle. La Lazio chiede di costruire lo “Stadio delle Aquile”, con annessa cittadella dello sport per la Polisportiva, secondo «i propri criteri di localizzazione, di efficienza e di qualità dell’impianto, senza ricorrere allo stratagemma dello stadio Flaminio che non ha alcun requisito e condizione oggettiva per essere lo stadio della Lazio».

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L’incontro Lotito-Raggi servirà per iniziare a valutare il progetto da sempre pensato sulla via Tiberina, al chilometro 6.2, sui terreni (500 ettari) che sono nella disponibilità del patron biancoceleste perché di proprietà della sua famiglia. Lotito non è interessato all’acquisizione del Flaminio, l’ha detto a parole per anni e lo ha puntualizzato nel comunicato diffuso di recente. Le pressioni politiche non hanno scalfito la sua posizione né l’ha intenerito la petizione pro Flaminio lanciata su internet dai tifosi.

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S’è levato un coro di pareri politici favorevoli affinché venga realizzato lo stadio della Lazio dopo il sì alla costruzione dello stadio della Roma. Lotito, tempestivamente, ha chiesto lo stesso trattamento cui hanno usufruito i giallorossi per superare i vincoli idrogeologici che hanno sempre ostacolato la nascita dell’impianto sulla Tiberina. Lotito, si è anche letto nella sua nota, ha preso atto «con piacere che sono state superate tutte le remore legate ai vincoli delle sovrintendenze e ai vincoli idrogeologici per la realizzazione dello stadio della Roma».

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