Lazio, Inzaghi vuole sfatare il tabù Milan

Da quasi 29 anni i biancocelesti in Serie A non battono i rossoneri a San Siro
Lazio, Inzaghi vuole sfatare il tabù Milan© ANSA
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ROMA - Può centrare il record dei record, crollerebbe l’ultimo e insormontabile primato negativo nella storia della Lazio. Simone Inzaghi ci pensa, sogna un’altra impresa e di metterci la firma, aggiungendo una notte di gloria a un biennio pieno di successi e di consensi. Ha tolto l’imbattibilità alla Juve all’Allianz Stadium, ora vuole vincere con il Milan a San Siro in campionato dopo quasi 29 anni, ecco la missione. Sarebbe un passo fondamentale verso la Champions in una fase delicatissima della stagione, resistendo al tentativo di rimonta di Inter e Roma che godranno nelle prossime settimane di un calendario favorevole, non solo un successo di prestigio e buono per spezzare le statistiche. Tutti i suoi predecessori, anche i più grandi, sono caduti a San Siro. Da Mancini a Pioli, passando per Reja, vicinissimo all’impresa nella notte del debutto di Klose e Cissè (finì 2-2 con doppia rimonta rossonera). Bisogna risalire al famoso autogol di Paolo Maldini nel 1989 per trovare una sconfitta interna del Milan in campionato. Con uno strano pallonetto da centrocampo sorprese Giovanni Galli e aiutò la Lazio di Beppe Materazzi, Gregucci e Di Canio a vincere, beffando il Milan di Arrigo Sacchi. Novanta minuti di pressing e di occasioni non bastarono ai rossoneri per riequilibrare la partita. Valerio Fiori, che poi avrebbe concluso la carriera in rossonero, parò tutto. Era il 3 settembre ‘89, è passata un’eternità. Da allora 16 vittorie del Milan e 11 pareggi in 27 confronti di campionato, 48 gol subìti e appena 21 all’attivo per i biancocelesti. In questo lunghissimo lasso di tempo la Lazio ha piegato i rossoneri a San Siro (più di una volta) solo in Coppa Italia.

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SIMONE IN GOL - Milano stregata in campionato, lo sa benissimo Inzaghi. Perse a San Siro anche la Lazio di Eriksson tre mesi prima di vincere lo scudetto del Duemila. Era il 20 febbraio, i rossoneri (guidati da Zaccheroni) s’imposero 2-1 grazie a una contestatissima doppietta su rigore di Boban. L’arbitro era Rosetti, l’attuale responsabile del Var in Serie A. Inzaghi ricorda benissimo quella notte, anche Gattuso era in campo. La Lazio, sotto di due gol all’intervallo, reagì nella ripresa. Simone, inizialmente in panchina, prese il posto di Sensini e riportò nel finale in bilico il risultato segnando con un destro da fuori area nell’angolo alla sinistra di Abbiati. Ci tiene il tecnico della Lazio perché torna a San Siro dopo il pareggio (0-0) di fine dicembre con l’Inter di Spalletti e nel tentativo di vendicare la sconfitta dell’anno passato con il Milan di Montella. Una delle più belle partite del campionato scorso. Lazio capace di dominare per 35 minuti e poi andare sotto concedendo il contropiede a Bacca. Nella ripresa, dopo l’ingresso di Keita e Felipe Anderson (in panchina anche in quella partita), sarebbe arrivato il raddoppio firmato da Niang su rigore.

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