Lazio, un altro mal di pancia?

Nani è uscito nervoso dal campo ma nessuna parola con Inzaghi
Lazio, un altro mal di pancia?© @ Marco Rosi / Fotonotizia
Fabrizio Patania
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ROMA - Chissà se l’Uefa aprirà un’inchiesta o i suoi ispettori avranno segnalato gli ululati razzisti partiti dalla curva della Steaua quando Lukaku, sul finire del primo tempo, alzava la propria velocità e attaccava sul fronte sinistro. Il belga si è innervosito, ha reagito con una pallonata scagliata in tribuna, gesto di rabbia e di frustrazione, si è subito scusato alzando la mano destra verso il pubblico (non era la zona da cui provenivano gli ululati), l’arbitro Aytekin lo ha ammonito. Il cartellino giallo, nel suo caso, ci stava. Inzaghi lo ha sostituito con Lulic a un quarto d’ora dal termine, ha ritardato il cambio perché la Lazio era piena di ammoniti e rischiava di finire in dieci la partita. Lukaku, rientrando in panchina, ha gettato il giaccone per terra. Era nervoso, quasi certamente per come stava andando la partita e molto probabilmente per l’atteggiamento ostile del pubblico nei suoi confronti. Di solito non ha mai protestato per le scelte tecniche. Ieri Sportmediaset ha lanciato e montato un nuovo caso, dopo quello relativo a Felipe Anderson, ipotizzando una lite tra Nani e Inzaghi nello spogliatoio. Questa volta, a differenza del caso del brasiliano, sono arrivate soltanto smentite e non abbiamo trovato una sola conferma. Nani, dopo la partita, non ha detto una sola parola a Inzaghi. Non si è lamentato, non ha protestato per la sostituzione con Felipe. Era deluso, questo sì. E si è visto da come usciva dal campo, molto lentamente. Si è seduto in panchina e aveva lo sguardo fisso. Sapeva di non aver giocato una buona partita e di non aver sfruttato in pieno l’occasione concessa da Inzaghi, che lo aveva preferito a Felipe, al rientro dopo l’esclusione di Napoli. Il portoghese non può essere contento, teme di Delusione per la sconfitta di Bucarest e per il periodo negativo Inevitabili malumori e frustrazioni perdere il Mondiale in Russia, ma è un professionista esemplare, non si è mai lamentato. E non ci sono stati colloqui o discussioni con l’allenatore dopo la partita [...]

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