Lazio, tifosi infuriati: piovono fischi all’Olimpico

Il gol di Pedro e il miracolo di Provedel regalano i tre punti ma il pubblico contesta
Lazio, tifosi infuriati: piovono fischi all’Olimpico© BARTOLETTI
Daniele Rindone
2 min

Sarri lo ringrazi, Lotito lo premi. La manona santa di San Provedel salva la classifica e la vittoria, non la faccia della Lazio. Giù fischi dai tifosi alla fine di una partita giocata per 69' (recupero compreso) in 11 contro 10, dopo le dormite finali, dopo la paratona del portierone-stregone sull’incornata di Pavoletti (minuto 91) e l’assalto di Oristanio sprecato a porta spalancata, dopo un finale vissuto sotto attacco, guardando una Lazio presa dal panico, rannicchiata davanti al suo Provedel. Tutto questo ha spinto l’arena a non festeggiare, era furente lo sdegno. Il Cagliari e Ranieri la vivono come un’atroce beffa, si lamentano per l’On Field Review chiamato dal Var Guida sul rosso a Makoumbou che per l’arbitro Dionisi era stato giallo. Il Cagliari e Ranieri hanno nella storia, nelle gambe e nel cuore il pathos delle grandi imprese.

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Ne hanno sfiorata un’altra chiudendo con un uomo in meno e 4 attaccanti lanciati all’assalto (Petagna, Pavoletti, Oristanio e Luvumbo). La Lazio, fedelissima del thrilling, dal gol di Pedro (8'pt), e dopo l’espulsione di Makoumbu (27'pt), è riuscita a sparacchiare tre volte nel secondo tempo. Una con Cataldi (subentrato a Rovella per una discutibile scelta tecnica), due con Castellanos dopo l’uscita di Ciro. Innocua la ciabattata di Taty consegnata a Scuffet. Spreco a botta sicura, si è fatto murare da Sulemana. A Sarri è andata di lusso, ma in campionato non può pensare di raccomandare l’anima al portiere e agli dei. L’hanno assistito solo sul risultato, non sul futuro. E' finito ko Luis Alberto (stiramento?), s’aggiunge alle assenze.


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