Milan, Paletta: «Dobbiamo crederci per forza»

Il difensore rossonero: «Dieci partite alla fine, tanti scontri diretti per l’Europa: ce la possiamo fare Ma intanto pensiamo al Palermo...»
Milan, Paletta: «Dobbiamo crederci per forza»© LaPresse
Furio Fedele
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INVIATO A CARNAGO - Gabriel Paletta (29 anni) ha già ipotecato il suo futuro. Forte di un contratto, firmato a gennaio, in scadenza il 30 giugno 2018 vuole mettere profonde radici qui al Milan. Dove intende vincere qualcosa d’importante. Primo fra tutti lo Scudetto. Ma lo stimolo più forte è quello che alimenta la rincorsa verso l’accesso all’Europa League 2015-2016. Un appuntamento da non fallire, proprio sfruttando le prossime partite che caratterizzano lo “sprint” decisivo in campionato. Fin da sabato, a Palermo, dove probabilmente insieme a Mexes con cui ormai fa coppia fissa al centro della difesa, dovrà neutralizzare la premiata ditta argentina del gol Dybala&Vazquez che in questo campionato ha già segnato complessivamente 19 gol (12 Paulo, 7 Franco) gettando scompiglio in tutte le difese della Serie A.

Gabriel Paletta, ma come si fa a neutralizzare un tandem d’attacco così forte? «Conosco bene entrambi e penso che si tratti di una...coppia perfetta. Sono molto amici anche fuori dal campo, sono sempre insieme».
Chi è dei due quello più difficile da marcare? «Sono imprevedibili. Si capiscono bene in movimento, si cercano e si trovano ad occhi chiusi. Sono due giocatori importanti che si completano reciprocamente».
La difesa del Milan dovrà fare molta attenzione. «Paulo e Franco insieme raddoppiano la loro pericolosità. Noi dovremo stare attenti a evitare che possano fare il loro gioco. La loro forza è anche quella di avere a sostegno l’intera squadra». [...]
Sabato potrebbe iniziare un altro campionato, in formato ridotto ma sicuramente diverso per il Milan di Inzaghi? «Sì, abbiamo di fronte a noi ancora 10 partite con importanti scontri diretti (Sampdoria, Inter, Roma e Napoli; ndi) contro squadre che sono in lotta per un posto in Europa, dobbiamo crederci per forza. Sarà fondamentale vincere perché un successo varrebbe doppio. Ce la possiamo fare». [...]
Inzaghi come sta? Sembra convintissimo delle potenzialità di questo Milan. «Fa bene, ha una grande passione e ce la trasmette con forza. Ci trasmette le sue idee, sta facendo i primi passi e ha bisogno ancora di un po’ di esperienza. Speriamo che alleni per tanto tempo».
La difesa del Milan è stata messa spesso sotto accusa: troppe rimonte subite, troppi gol subiti di testa, troppe disattenzioni... «Io sono arrivato solo a fine gennaio... Non mi sembra che in questo momento la situazione sia così disastrosa. Dove abbiamo fatto veramente male è stato a Firenze. Quei due gol di testa erano evitabili, ci siamo fatti sorprendere».
L’infermeria è quasi completamente vuota. Paletta teme la concorrenza? «No, affatto. Tocca a noi mettere in difficoltà l’allenatore. È necessario avere una “rosa” competitiva. Meglio stare tutti bene per schierare sempre la squadra migliore».
Questo Milan parla sempre più... spagnolo. Il giovane Suso può reggere il confronto ad lato livello? «Quando sono arrivato siamo diventati subito amici. L’avevo notato poco in Inghilterra, non pensavo potesse essere così forte... Si allena con grande intensità. Sicuramente da qui fino al termine del campionato giocherà ancora qualche partita».
Paletta e la Nazionale. Un idillio già finito? «Non penso... Conte mi ha chamato già alla sua prima convocazione. Poi mi sono fatto male alla schiena, ero indisponibile. Se farò bene nel Milan penso che sarò tenuto in considerazione»

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