Il piano B di Berlusconi un Milan made in Italy

Se la trattativa per trovare un finanziatore non dovesse andare in porto in tempo utile, si rospetterebbe una squadra di soli (o quasi) italiani come annunciato sabato dal ptresidente rossonero.
Il piano B di Berlusconi un Milan made in Italy© Ansa
Furio Fedele
3 min

MILANO . «Made in Italy»: potrebbe essere questa l’etichetta che a breve, già nella prossima stagione, potrebbe caratterizzare il nuovo Milan. L’ha preannunciato sabato lo stesso presidente Berlusconi allertando i tifosi rossoneri su questa possibile novità «low cost». Il numero 1 rossonero è stato fin troppo chiaro: «...Lascerò il Milan solo in buone mani: se questo non avverrà, ho in progetto di fare un Milan soltanto con giocatori italiani».
  
ITALMILAN . Ma che volto potrebbe avere questa squadra...tricolore? Partendo dal presupposto che si concretizzerebbero importanti dismissioni (comprese le 3 ottime plus-valenze riguardanti i pregiati Diego Lopez, Menez e Honda) potrebbe esserci qualche qualche infiltrazione...esterofila (il portiere brasiliano Gabriel definitivamente affermatosi portando in Serie A il Carpi) mentre verrebbero confermati molti italiani con il rilancio, si spera definitivo e in grande stile, dei due assenti eccellenti della stagione ormai agli sgoccioli: De Sciglio ed El Shaarawy.
  
PRESTITI . Di ritorno da una stagione in prestito sono segnalati Matri, Nocerino, Gabriel, Niang e Robinho. Quest’ultimo dovrebbe essere lasciato libero di accasarsi definitivamente in Brasile ma dovrà rassegnarsi a trattare il suo nuovo ingaggio con il suo prossimo club. Niang è stato rivalutato dal Genoa. Ormai prossimo all’«italianizzazione», almeno calcistica, potrebbe essere rilanciato in prima squadra in alternativa a Matri. Sul fronte delle dismissioni oltre metà dell’attuale organico (30 elementi) è in bilico fra contratti in scadenza, possibili cessioni e prestiti non rinnovabili.
  
INZAGHI . Allo stato attuale delle cose le quotazioni di Inzaghi appaiono al ribasso. Ma, sempre nel caso di un «piano B», potrebbe esserci anche una clamorosa novità. Forte di un altro anno di contratto (circa 700.000 euro) Superpippo potrebbe fare tesoro dell’esperienza acquisita fra mille difficoltà ed essere riconfermato sulla panchina rossonera. Non è un caso che l’ad Galliani, sabato sera dopo la discreta vittoria sulla Roma, abbia parlato con il suo allenatre esortandolo a terminare il campionato con un filotto positivo.
  
FUTURO . Lo scenario che si sta prospettando non appare certo esaltante ma il presidente Berlusconi è rimasto ammirato, anche quest’anno, dalla positività di modelli «made in Italy» come Sassuolo ed Empoli. Soptattutto questa entità è davvero suggestiva. Tutti i tesserati, dal presidente al magazziniere, guadagnano insieme quanto un solo top-player del Milan... Ma in classifica la differenza quasi non si vede.
fur.fed. 


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