Inzaghi zittisce Berlusconi. Milan, 3-1 all'Atalanta

I rossoneri vincono a Bergamo nell'ultima di campionato grazie agli ex Pazzini e Bonaventura. Ultima vittoria per Superpippo
Inzaghi zittisce Berlusconi. Milan, 3-1 all'Atalanta© Getty Images
Valerio Minutiello
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MILANO - Una vittoria non significa lieto fine. Si chiude così, con il 3-1 in casa dell'Atalanta che non serve a nulla, l'esperienza poco felice di Inzaghi sulla panchina del Milan. Si chiude anche una delle annate più tristi della storia rossonera. I tre punti di questa sera servono soltano a salire momentaneamente al nono posto a pari punti con l'Inter. Domani però gioca il Torino e il Milan può ancora chiudere decimo la stagione 2014/2015. L'Atalanta invece è quartultima, lo sarebbe stata comunque. E nonostante la sconfitta alla fine sono i nerazzurri a festeggiare l'obiettivo salvezza raggiunto con Edy Reja. Inzaghi almeno può rialzare la testa per una sera con una vittoria sul campo dopo le bordate del presidente Berlusconi, che nei giorni scorsi aveva accusato il Milan di non avere gioco nonostante un'ottima rosa e si era detto sicuro dell'imminente arrivo di Carlo Ancelotti, individuato come il salvatore di una barca che affonda. Protagonista della serata Bonaventura, autore di una doppietta che non ha festeggiato per rispetto della sua ex squadra.

RIMONTA MILAN - L'Atalanta parte bene nel primo tempo e dopo una clamorosa traversa di Denis, trova il gol del meritato vantaggio con Baselli che al 21' batte Abbiati sfruttando una marcatura allegra di De Sciglio. Il Milan ribalta il risultato in due minuti con due gol dell'ex. Al 36' Pazzini si procura un rigore e lo trasforma spiazzando Sportiello. Al 38' Bonaventura ribatte in rete il destro del "Pazzo" che aveva centrato in pieno il palo. Nella ripresa il ritmo si abbassa molto e non ci sono grandi emozioni. All'80' Bonaventura segna il gol del 3-1 ancora una volta ribattendo una palla spedita sul palo, questa volta proprio da lui a porta vuota. L'ex attaccante dell'Atalanta non esulta ma con queste due reti chiude il campionato a quota sette, un bel bottino.

FUTURO - La stagione è archiviata senza coppe europee per il Milan che ha smesso di lottare per un posto in Europa League da diverso tempo. Galliani è gia al lavoro per la ricostruzione, che non prevede Inzaghi in panchina, anche se il tecnico ripete con orgoglio che lui ha il contratto e si sente ancora l'allenatore del Milan. La corte serrata di Galliani ad Ancelotti però, tra carbonare e cene varie, non può avergli fatto piacere.
 

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