Mihajlovic: «Esonero? Io non mi dimetto...»

Il tecnico del Milan dopo il ko con il Napoli: «Darò le mie spiegazioni a Berlusconi»
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MILANO - «Riceverò sicuramente la telefonata di Berlusconi, gli darò le spiegazioni che mi chiederà. Esonero possibile? È una decisione che spetta alla società. Io non mi dimetto, non lo farò mai. Devo pensare a cosa sia meglio per uscire da questo momento. Le responsabilità me le prendo io, come ho fatto sempre». Sinisa Mihajlovic non si tira indietro e, in conferenza stampa dopo la mezzanotte, si prende le sue responsabilità dopo la pesante ko con il Napoli, ma chiarisce che la parola 'dimissioni' nel suo vocabolario non esiste. Il tecnico rossonero è lucido nel commentare la partita che segna una profonda crisi da cui sarà difficile uscire. E tuttavia gli obiettivi non cambiano, la Champions resta il traguardo da conquistare: «Quando sei nel Milan devi sempre puntare in alto. Il nostro è sempre lo stesso e proveremo a raggiungerlo».

NAPOLI PIU' FORTE - C'è un'ammissione di inferiorità, di un lavoro che non sta portando i risultati sperati. «È brutto dirlo, ma è la realtà: abbiamo perso contro una squadra più forte. Dopo il 2-0 non abbiamo avuto la forza di reagire. Certi errori in Serie A non puoi permetterteli, soprattutto contro attaccanti di questo livello». L'analisi del tecnico rossonero è sincera, non cerca giustificazioni per il tracollo della sua squadra. «È stata una brutta sconfitta, ma meritata. Complimenti al Napoli e a Sarri. Siamo una cosa a metà, non difendiamo e non attacchiamo bene. È una via di mezzo. In settimana abbiamo provato tutto, ma le partite possono andare in modo diverso».

FIDUCIA BERLUSCONI - Solo quattro giorni fa Mihajlovic ha incassato la fiducia del presidente Berlusconi, ma il patron non può che essere insoddisfatto per la prestazione di questa sera. Anche l'ad Adriano Galliani, dopo aver lasciato la tribuna e visto il secondo tempo della sfida con il Napoli negli spogliatoi rossoneri, perché contestato dai tifosi che ironicamente gli hanno cantato "Grazie Galliani", ha parlato con la squadra a fine partita. È il secondo confronto nel giro di pochi giorni, visto che già martedì a Milanello aveva strigliato la squadra chiedendo una reazione dopo il ko con il Genoa. «Sono in debito con Galliani e Berlusconi - spiega Mihajlovic - e lo sarò per tutta la vita. Sono riconoscente e mi dispiace. Dispiace soprattutto ai giocatori».

CONTESTAZIONE E NUMERI - Per i rossoneri è la quarta sconfitta in sette partite, la peggior difesa del campionato dopo il Carpi. Contestazione in campo e fuori. Numerose le proteste sui social indirizzate a Mihajlovic che non sta convincendo dopo un mercato da 90 milioni di euro. 

 


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