MILANO - «È obbligatorio tornare in Europa, che sia Champions League o Europa League». Barbara Berlusconi, amministratore delegato del Milan, fissa l'obiettivo, e non è negoziabile. La società deve necessariamente concludere il campionato con un posto nelle coppe. Non è un caso che queste parole arrivino al termine di un pranzo a Milanello con i rappresentanti degli sponsor: «L'Europa è fondamentale - ha aggiunto Berlusconi - per l'appetibilità che il Milan deve avere verso i propri tifosi in tutto il mondo. La società vuole dare il massimo supporto alla squadra: i giocatori stanno dando tutto per dedizione e impegno. Spero che i risultati arrivino presto anche per loro».
DELUSIONE NUOVO STADIO - L'ad rossonero torna anche sul progetto dello stadio di proprietà, un piano che non è stato abbandonato: «Non poter costruire uno stadio di proprietà è stata per me una grande delusione. Ho lavorato al progetto per due anni, avrebbe dato una svolta importante. Era un sogno e forse mi sono spinta troppo avanti. Ora siamo nel nostro caro e vecchio San Siro, ma è più difficile ristrutturare uno stadio che costruirne uno nuovo. L'idea di un nuovo impianto non è abbandonata, ma non sarà nell'area Expo. Intanto speriamo di aumentare gli spettatori ad una media di 40mila nei prossimi quattro anni».
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CALCIO NON VALORIZZATO - Un commento anche sul momento del calcio italiano. «Non condivido alcune politiche della Lega negli ultimi 15 anni, in generale penso che queste politiche non stanno valorizzando il potenziale del nostro sport. Il calcio e lo sport purtroppo, non sono considerati dalla politica centrale. Lo sport è molto importante anche nella vita sociale perché toglie molti bambini dalle strade, noi lo stiamo vedendo bene con il nostro lavoro con Fondazione Milan», ha concluso Berlusconi.