ROMA - Prima i fatti: Adriano Galliani e Barbara Berlusconi saranno pienamente coinvolti nel passaggio di consegne (se la trattativa andrà a buon fine) tra il Milan di Silvio Berlusconi e quello che sarà della conglomerata cinese. Il primo curerà nell'immediato il mercato che i possibili acquirenti renderanno ambizioso con un piano di investimento già stanziato da 300 milioni di euro (che serviranno anche per il merchandising e la progettazione di un nuovo stadio).
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PERIODO DI TRANSIZIONE - Per spiegare il tutto bisogna fare una premessa: in questo momento siamo in un periodo di transizione. Che va dal Milan di Silvio Berlusconi al Milan della conglomerata cinese, a patto che, ovviamente, vada in porto la trattativa in esclusiva che Fininvest ha concordato con l'advisor italoamericano Sal Galatioto, che rappresenta i gruppi finanziari orientali interessati all'acquisto del Diavolo.
FOTO: BERLUSCONI A NAPOLI VERSIONE PIZZAIOLO
I PRIMI NOMI SONO QUELLI DI EMERY E BENATIA
PERCHE' ADRIANO E BARBARA - Dalla doverosa premessa allo svolgimento dei fatti. La trattativa in esclusiva con i cinesi sta procedendo secondo i piani stabiliti, e filtrano le prime indiscrezioni sul futuro immediato del club, quello che cioè porterà il Milan, in caso di cessione, ad operare sul mercato con una certa urgenza e con un piano di investimento serio ed ambizioso.
GARANZIE ECONIMICHE - Berlusconi avrà anche tutte le garanzie economiche richieste («tra i 100 e i 200 milioni di euro l'anno da investire nella squadra» ha dichiarato ieri all'ansa), perché Galatioto e il suo fido Nicholas Gancikoff in questi giorni stanno chiudendo la "redlist" dei nomi cinesi che parteciperanno all'acquisto del Milan. La stessa verrà consegnata alla Fininvest nelle prosime ore e da quel momento in poi ogni giorno potrà essere decisivo. Perché Berlusconi avrà l'ultima parola sulla stessa, e perché se dovesse approvarla, a quel punto la cessione del Diavolo sarebbe davvero molto vicina.