Montella: «Donnarumma resta al Milan»

Conferenza stampa prima di Milan-Lazio per il tecnico rossonero che rassicura sul futuro del portiere e lancia una frecciatina all'Inter: "Sarà il nostro competitor".
Montella: «Donnarumma resta al Milan»© ANSA
Andrea Ramazzotti
6 min

INVIATO A CARNAGO - Vincenzo Montella è soddisfatto del momento che sta attraversando il Milan, ma si aspetta continuità nel match contro la Lazio di domani sera.

Montella, si è goduto il week end dopo l’affermazione con la Samp?
Quando vinci si accettando anche altri risultati che altrimenti accetteresti si accetterebbero meno volentieri.

Si riferisce alla vittoria dell’Inter contro la Juventus? Avrebbe preferito un altro risultato?
L’avete colta eh? (sorride). Credo che l’Inter alla lunga sia un nostro competitor e quindi dobbiamo cercare di far bene.

Le è piaciuto il Milan che ha vinto a Marassi nell’ultima mezz’ora?
Ho visto una squadra maschia, continua e mi è piaciuta per come si è adattata all’avversario, per come è riuscita a vincere la partita. Abbiamo creato occasioni e disponiamo di una base importante, ma adesso abbiamo un test importante già domani e non vogliamo fallirlo.

Donnarumma sta trattanto il rinnovo del contratto. La preoccupa che il suo agente sia Raiola?
Gigio è un giocatore del Milan e il Milan vorrà tenerlo a tutti i costi. Raiola sa fare il suo lavoro molto bene e capirà che il Milan non vuole far partire assolutamente Donnarumma.

Suso e Niang sono cresciuti grazie a lei. Come ha fatto?
Mi aspetto ancora passi in avanti da loro. Si sono messi a disposizione bene del gruppo, ma possono migliorare ancora molto.

Cosa pensa di Simone Inzaghi?
Lo conosco bene e abbiamo fatto un percorso simile nel settore giovanile: è un ragazzo pratico e mette in campo una squadra speculare sull’avversario, sorniona, ma sa colpire con le caratteristiche dei singoli. La Lazio ha esterni forti e veloci, un centrocampo con elementi importanti e una difesa concreta. Dovremo fare attenzione perché è una formazione abile sui calci piazzati.

Che aggettivo useresti per la partita di domani?
Sarà difficile ed è importante essere nella gara mentalmente e fisicamente. E’ necessario ricaricare le pile per fare una bella prestazione, come a Genova. Voglio lo stesso spirito di sacrificio, la stessa voglia di fare di venerdì scorso.

Come vive un allenatore non sapendo che Milan si trova davanti la domenica successiva? Per alcuni suoi predecessori è stato frustrante…
Sono convinto che non succederà più. Ci possono essere dei cali come ha dimostrato anche la Juve ieri contro l’Inter, ma non pensiamo al passato e non tiriamo fuori che certi alti e bassi perché in futuro sono convinto non ci saranno più.

La Lazio giocherà per vincere. Sarà un vantaggio rispetto a trovarsi di fronte un’Udinese che invece ha pensato soprattutto a coprirsi?
Non lo so. A volte la Lazio si diventa bassa, ti lascia prendere campo e poi ti colpisce in contropiede. Dovremo fare una gara attenta per far bene.

E’ vero che ha studiato alcuni filosofia per capire la psicologia e muoversi di conseguenza nello spogliatoio?
Qualcosa ho studiato, ma non ho detto che quello che ho studiato lo abbia messo in pratica. Quando si vince le scelte risultano vincenti, mentre se perdi…

Vorrebbe avere un Lapadula in tutti i reparti per come aumenta la concorrenza?
La competizione interna fa bene. Lui ha giocato bene a Genova, ma anche Gomez è entrato bene. E’ importante questo per il gruppo.

Che significa per il campionato e per il Milan essere a -4 dalla vetta?
Il calcio italiano ci insegna che ogni partita è difficile e che il campionato è complicato. Bisogna avere un equilibrio nelle valutazioni e dopo la vittoria dell’Inter ci sarà ancora più incertezza. Per noi non cambia niente: dobbiamo andare alla ricerca di una crescita continua e non guardare la classifica. C’è tanto da lavorare.

Quanto è importante il turn over secondo lei?
Credo che sia importante, anche per avere una risposta dai ragazzi. Avere risposte in allenamento è fondamentale: se giocano sempre gli stessi 11, questi non sentono la concorrenza e se gli altri sanno che non giocheranno mai, durante la settimana non rendono al meglio.

Ha sentito Berlusconi dopo la vittoria di Genova?
Negli ultimi giorni no. Con Galliani siamo sempre a contatto ed è lui che mi trasmette gli umori del presidente.

Il passaggio di proprietà influisce sul suo lavoro?
Si lavora bene e questa transizione non ci crea problemi. La società è presente e hanno già pagato gli stipendi.

Che bilancio fa delle prime 4 giornate di campionato. Soddisfatto dei 6 punti?
Se mi avessero detto che avrei fatto una vittoria, due pareggi e una sconfitta non lo sarei stato molto. Così invece… L’andamento è stato buono, ma ho ancora il rammarico per il ko contro l’Udinese.

Bacca secondo lei può vincere la classifica dei cannonieri?
La classifica dei cannonieri è una relativa. L’importante è che abbia un rendimento del capocannoniere: da calciatore io ho avuto la media gol più alta della serie A e non sono mai capocannoniere. Ecco perché dico che conta la media gol… Bacca ha un rendimento in termini realizzativi molto alto e questa è la cosa più importante.


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