ROMA - I tifosi del Milan hanno ricominciato a sognare. Da tanti, troppi anni non avevano più un idolo al quale consegnare i propri eccitati desideri. La due spettacolari annate di grazia (2010-2012) di Ibrahimovic (56 gol in 85 partite; Scudetto e Supercoppa d’Italia) sembrano ormai lontane. Ma Carlos Bacca (ribattezzato dai cantori rossoneri Johann Sebastian Bach...) sembra che possa essere davvero il grande compositore di successi che può riportare il Milan in testa alla hit-parade italiana ed europea. Inoltre ai 5 gol segnati in altrettante partite in questo campionato, a Bacca bisogna accreditarne altri 3 certificati negli ultimi 270' dello scorso torneo. La “manita” ha inciso per ben 7 punti sui 9 attualmente in classifica.
TOP-PLAYER. Mai come quest’anno il colombiano ha segnato così tanti gol nelle prime cinque giornate di campionato. Viaggia alla media di una rete a partita. Nel suo primo campionato rossonero aveva collezionato lo stesso bottino solo dopo 9 giornate. Prima di lui, nei tornei con la vittoria da 3 punti, avevano ottenuto il medesimo “score” Weah (1996-97), Bierhoff (1998-99), Inzaghi (2002-03) e due volte Shevchenko (2003- 2004 e 2004-2005). Per la cronaca, facendo riferimento a Milan di caratura ben diversa da quella attuale, i rossoneri nel 1996-97 si classificarono solo undicesimi (dopo l’alternanza Tabarez-Sacchi bis sulla panchina) con il liberiano che si fermò a 13 reti in campionato. Andò decisamente meglio a Bierhoff (Scudetto di Zaccheroni, 19 reti per il tedesco) mentre a Inzaghi non bastarono 17 reti per portare il suo Milan oltre il terzo posto anche se la squadra di Ancelotti vinse in quella stagione la Champions League e la Coppa Italia. Furono necessari i 24 gol di Shevchenko (in 32 partite) per riconquistare lo Scudetto (2003-2004) mentre nella stagione successiva Sheva con 17 reti al suo attivo portò il Milan al secondo posto in campionato.
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