TCL Corp, il teatro dei sogni cinese che vuole il Milan

Viaggio nel colosso elettronico che farebbe parte della Sino Europe: fatturato da 16 miliardi, tre volte Fininvest. Ha il 10% di Wanda E-commerce e collabora con Robin Li
TCL Corp, il teatro dei sogni cinese che vuole il Milan© Getty Images
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Pasquale Campopiano

ROMA - Lo scorso 29 settembre Jeffrey Katzenberg, presidente della Paramount e co-fondatore della Dreamworks, ha scelto il TCL Chinese Theatre Imax sulla walk of fame di Los Angeles, per porre nel cemento le orme di mani e piedi che ti mandano dritto nell'Olimpo del cinema. Ad Hollywood tutto è spettacolo e sulla strada dei grandi c'è anche un simbolo della TCL Corporation, il colosso elettronico cinese, terzo leader mondiale nella produzione di televisori, che risulta essere nella lista che la Sino Europe ha consegnato alla Fininvest per aprire l'era del Dragone del Milan. TCL sta per The Creative Life, il claim che spalanca le porte finalmente a uno dei grandi possibili investitori del Milan dei cinesi. Fonti vicine a Sino Europe e Fininvest confermano l'indiscrezione di un coinvolgimento nell'acquisto del colosso di Huizhou, città del Guangdong (guarda caso la stessa terra del chairman del fondo cinese, quel Yonghong Li che ha firmato il 5 agosto il preliminare a Villa Certosa con Silvio Berlusconi).

TRE VOLTE IL FATTURATO DI FININVEST- Con i suo 16 miliardi di dollari (circa 15 miliardi di euro), TCL Corp ha un fatturato tre volte superiore a quello di Fininvest (che ha chiuso il 2015 con una revenue pari a 4,7 miliardi di euro), tanto per rendere l'idea della forza di questa azienda cinese. Nel solo 2015 (si legge sul sito ufficiale), i ricavi del gruppo sono schizzati alle stelle, con un utile netto di 3,23 miliardi di yuan, e con il 47% del fatturato realizzato all'estero; cosa che ha permesso al marchio TCL di raggiungere un valore di 71.028 miliardi di yuan (circa 9,5 miliardi di euro). Multinazionale leader nelle comunicazioni, nella telefonia, nel multimedia e nell'elettronica, la TCL Corp è un'azienda ibrida, pubblica ma partecipata da investitori privati. La TCL Corporation quotata alla Borsa-valori di Shenzhen è il ramo interessato all'acquisto del Milan ed è composta da TCL Multimedia, TCL Communication, TCL Display e Tonly Electronics. Fondata nel 1981, quando produceva nastri audio, oggi TCL è un grande gruppo internazionale che copre un largo settore di attività: televisori LCD, telefonia mobile, elettrodomestici, climatizzatori, apparecchi intelligenti per la salute e pannelli LCD, con una presenza mondiale in oltre 160 paesi.



WANDA GROUP E BAIDU COME PARTNER COMMERCIALI - 75mila dipendenti, 23 centri di ricerca e sviluppo, 21 principali siti produttivi e circa 40 uffici commerciali in più di 80 paesi e regioni di tutto il mondo, TCL è fra le prime tre imprese cinesi per il numero di brevetti di invenzione. Thomson, Alcatel, Microsoft, Intel, Ikea, Hp, Philips e Toshiba sono i brand con i quali ha i principali collegamenti, ma da due anni a questa parte il gruppo ha stretto partnership molto significative incentrate sul claim "smart+internet".
All'inizio del 2015, infatti, TCL chiude un accordo col colosso Wanda Group (la società che tra le sue acquisizioni ha anche la Infront, l'azienda leader nella gestione dei diritti sportivi) acquistando per 100 mln di dollari il 10% di Wanda E-commerce (fonte Securities Times), una joint-venture realizzata in collaborazione tra  Wanda e Baidu (la google cinese di proprietà di quel Robin Li che più volte è stato accostato all'acquisto del Milan, anche dalla Cina). Oltre a ciò firma altri accordi di cooperazione per l'espansione commerciale nel settore immobiliare (alberghi e residence), cinema e entertainment con il marchio IMAX (ad esempio il TCL theatre di Los Angeles) e tecnologico (nuovi standard per le tv). Con la Baidu di Robin Li, TCL lavora anche allo sviluppo di Smart Tv e televisori in 4K superhd (tecnologia iQIYI). La compagnia è anche patner ufficiale della lega basket cinese, e ha partecipato come sponsor alle ultime olimpiadi, tutte operazioni volute dal chairman 59enne Li Dongsheng, guru dell'economia cinese. (ricerche effettuate in collaborazione con Salvatore Liuzzo del gruppo Non Evoluti 2.0).  
Per il 2016 il gruppo TCL ha adottato lo slogan "uniamo le forze e saremo leader", continuando a consolidare e aumentare la quota di mercato in Europa e in America. TCL International è il nuovo motore dello sviluppo del colosso cinese che è tra i gruppi interessati all'acquisto del Milan.

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TCL CON QUALE QUOTA? - Fin qui la descrizione di un gruppo industriale che fa decisamente gola al Diavolo. Tra l'altro il nome di TCL Corp rappresenterebbe a conti fatti anche la prima vera azienda inserita nella lista dei possibili acquirenti del Milan (per ora, dai comunicati del 5 agosto, conosciamo soltanto la partecipazione a titolo personale di Yonghong Li e quella del fondo a composizione statale Haixia). Resta da stabilire, qualora, come sembra, venisse confermata la presenza di TCL Corp, a quale titolo o quale quota andrebbe a ricoprire un'azienda così importante all'interno della Sino Europe, se sotto forma di acquirente o attraverso un'importante sponsorizzazione ad esempio. Domande alle quali soltanto il closing previsto per la metà del prossimo novembre potrà dare risposta.

 


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