Serie A, Montella: «Milan con 11 italiani giovani il sogno di Berlusconi»

Il tecnico rossonero: «Primo per una notte se batto il Genoa? Non ci ho pensato»
Serie A, Montella: «Milan con 11 italiani giovani il sogno di Berlusconi»© ANSA
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CARNAGO (VARESE) - Battendo il Genoa, si ritroverebbe primo in classifica almeno per una notte, ma alla vigilia della trasferta Vincenzo Montella tiene lontana questa idea. «Non cado in questo tranello, non ci ho pensato - ha sorriso l'allenatore del Milan in conferenza stampa -. Adesso che me lo avete detto, forse ci penserò. Magari mi farà male, o bene... Ho dei sogni sportivi, ma l'allenatore deve essere più realista dei tifosi e dei suoi calciatori».

NOVITA' - «L'entusiasmo porta qualche punto, l'euforia ne toglie qualche altro. Non bisogna andare oltre», ha detto Montella, che medita qualche novità di formazione. «Scientificamente e tatticamente sarebbe più giusto cambiarne uno per reparto, non di più - ha spiegato -. Locatelli? Non anticipo nulla, è uscito prima contro la Juventus, è più fresco degli altri e se non recuperano bene i giovani...».

I GIOVANI - «Con i giovani si vince? Siamo all'inizio, si può miscelare tutto, non mi fate dire nulla in più», ha tagliato corto l'allenatore rossonero alla vigilia della trasferta con il Genoa, convinto che «la spensieratezza porti vantaggi a chi ha qualità» e che siano fondamentali anche l'educazione e la presenza di famiglie non invadenti. «Si vede anche in viso che i nostri sono ragazzi puliti, con valori, equilibrati. Si parte da lontano, dalla famiglia - ha notato -. Spesso il successo turba i famigliari più che i giocatori. De Sciglio, Locatelli, Donnarumma, Calabria, Suso, hanno un equilibrio che parte da lontano e fa la differenza».

MONTELLA SULLO SCUDETTO

NIANG - È giovane anche Niang, apparso tutt'altro che soddisfatto al momento della sostituzione contro la Juventus. «C'è stato un equivoco, pensava che lo staff medico mi avesse consigliato il cambio - ha raccontato Montella -. Invece ho deciso di testa mia. Contro la Juve, con il risultato in bilico, non potevo permettermi neanche un giocatore all'80%».

BERLUSCONI - «Non ho avuto modo di sentire Berlusconi, ma anche questa volta ha avuto ragione. Quando sono stato a cena a casa sua, mi ha fatto prendere appunti sulla formazione dei suoi sogni: 11 italiani su 11, tutti giovanissimi, compresi gli oriundi. In pratica tutti quelli del Milan e forse qualcuno nuovo. Quali? Lo vedrete a gennaio». Vincenzo Montella ha dato così parte del merito dell'exploit della sua squadra al presidente rossonero Silvio Berlusconi, lasciando intuire che a inizio stagione erano stati individuati altri potenziali acquisti italiani.


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