Berlusconi: «Il closing si farà. Montella bravo ma abbiamo idee diverse»

Il presidente del Milan ha parlato nel cuore della notte dopo il pari nel derby contro l'Inter: «Non gli acquirenti cinesi non ci sono problemi. Carica onoraria? La accetterò solo se avrò diritto di parola sul mercato e se resterà Galliani»
Berlusconi: «Il closing si farà. Montella bravo ma abbiamo idee diverse»© Inter via Getty Images
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MILANO - La conferma arriva in piena notte. Sono quasi le 3 del mattino quando Silvio Berlusconi esce da un ristorante nel cuore di Milano e annuncia che il closing con i cinesi si farà. «E' fissato per il 13 dicembre. Crediamo che non ci siano ostacoli a ottenere le autorizzazioni dallo Stato cinese. Pensiamo che avverrà nella data annunciata. Abbiamo assicurazioni molto precise e valide anche dalle banche che il 13 si chiuderà», ha detto il presidente milanista dopo una lunga cena post derby. «Se non si sarà concluso, vedremo cosa fare. È stata una decisione molto dolorosa. Ormai il calcio è come il Monopoli, dove i milioni non contano niente. Sono arrivati quelli del gas, del petrolio. Siamo arrivati a giocatori che costano 94 milioni con un’età avanzata e questo la dice lunga sulla distanza tra il calcio e la vita di tutti i giorni». 

PRESIDENZA ONORARIA? - «I cinesi insistono con molta determinazione affinché io rimanga presidente del Milan. Ma restare presidente in una società di altri, era una cosa che non potevo tenere in considerazione. Mi hanno offerto la presidenza onoraria, senza la nomina di un altro presidente. Penso che potrebbe provarsi una situazione del genere», ha proseguito Silvio Berlusconi. «Devo avere possibilità di intervento come ad esempio dire sì o no su acquisti e cessioni e sullo schema da tenere in campo. Se questa cosa mi sarà attribuita, proverò di accettare la presidenza honoris causae. La permanenza di Galliani è un'altra delle condizioni che metterò per accettare». 

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«IN CINA MI CONOSCONO TUTTI» - «Io sono molto conosciuto in Cina. Un'ultima indagine ha mostrato come tra i politici i tre più conosciuti siano Obama, Berlusconi e Putin. Come mai? Perchè sono da 22 in campo nella politica, sono tantissimi, forse troppi - spiega Berlusconi -; sono il presidente che nel calcio ha vinto di più e sono stato anche oggetto di un attentato che ha portato la mia faccia insanguinata in tutti i telegiornali e nelle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Ovunque vada sono riconosciuto. L'ho visto anche a New York, camminare per strada mi era difficile perchè venivo fermato con la richiesta di fotografie. Questo mi succede ovunque vada», ha dichiarato il presidente che poi ha concluso la sua lunga chiacchierata parlando di Montella e del Milan del futuro: «A Vincenzo ho fatto i complimenti per il secondo posto. Abbiamo alcune idee diverse sullo schema tattico: sono convinto che il modulo che ci ha portato a vincere per quasi trent'anni prevede le due punte e una mezz'ala dietro. Le due ali di ruolo, dotate di buon tiro, devono essere più centrali. Donnarumma è un frutto del nostro vivaio, di nostri allenatori veramente capaci. Ha messo su molta massa muscolare e siamo contenti che sia arrivato in Nazionale. Dietro di lui, però, c'è anche un altro portiere che i preparatori mi dicono essere altrettanto bravo e questo vuol dire che bisogna credere nel vivaio. Se non fossi riuscito o se non dovessi riuscire a concludere con questi soci cinesi avevo in mente una squadra tutta italiana di giovani del vivaio. Sono sicuro che i nostri tifosi accetterebbero una situazione di questo genere e avrebbero sostenuto questi ragazzi, che sarebbero andati in campo con una fame di gioco e di pallone e di successo che può rendere delle squadre giovani, capaci di superare le avversarie più quotate. Guardate l'Atalanta, che ha sette giovani degni di considerazione». 

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