DOHA (QATAR) - Mentre si discute sull'opportunità di portare la Supercoppa all'estero, Galliani rilancia e suggerisce di esportare anche partite di camionato: «Sono d'accordo con Marotta, la Supercoppa a Doha è uno spot per il calcio itlaiano. Anche se non è più il primo al mondo, è una delle eccellenze e bisogna farsi conoscere: io sono per giocare anche qualche partita di campionato all’estero. Dobbiamo fare conoscere il nostro calcio nel mondo e quando venderemo all’estero i diritti cercheremo di farlo più in chiaro che in criptato: se in Cina ti vedono in chiaro hai un’esposizione, con la pay tv un’altra... I contratti tra poco scadranno e dal 2018 bisognerà ragionare: ci stiamo pensando. Vogliamo portare l’Italia in giro per il mondo e ragionare Paese per paese a chi vendere, considerando non solo quattini ma anche la visibilità».
7 GIOVANI ITALIANI - «Non si possono avere esperienza e gioventù, sono due cose che non collimano. Noi abbiamo puntato sui giovani italiani, domani schiereremo 7-8 italiani, credo 7 ma non voglio svelare la formazione anche se forse dicendovi 7 avete già capito chi gioca. E quindi ho sbagliato... Suso, Locatelli, Donnarumma sono tutte scelte del presidente Berlusconi. Lui vuole un Milan giovane e italiano».
SUPERCOPPA, MONTELLA SCEGLIE BACCA
LA SERIE A IN QATAR - «ll calcio italiano deve essere conosciuto, esportato. Dobbiamo portare l'Italia in giro per il mondo, la visibilità conta molto. Io sarei anche per giocare qualche partita di campionato all'estero».
MAROTTA E LA JUVENTUS - «Marotta e io ci conosciamo da una vita, dai tempi in cui lui era al Varese e io al Monza, siamo sempre stati su sponde opposte ma da amici. Siamo cresciuti più o meno negli stessi posti e tra noi non ci sono problemi.
SUPERCOPPA ALL'ESTERO, ORA BASTA!