Milan, Montella: «Mi suggeriscono la formazione al supermercato come a Roma»

Il tecnico: «La vittoria della Supercoppa italiana è quasi cestinata, bisogna pensare a come crescere»
Milan, Montella: «Mi suggeriscono la formazione al supermercato come a Roma»© Getty Images
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CARNAGO (VARESE) - "La vittoria della Supercoppa italiana è quasi cestinata, bisogna pensare a come crescere". Alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro il Torino, Vincenzo Montella chiarisce che "l'aspetto mentale è fondamentale" e il suo Milan non può accontentarsi. "Adesso - spiega il tecnico - gli avversari si fanno trovare più pronti contro di noi: nella vita privata bisogna fare qualche rinuncia in più per crescere, gli allenamenti sono solo la base". Comunque, Montella assicura di non essere sorpreso dal rendimento della sua squadra, quando l'anno scorso il suo predecessore Sinisa Mihajlovic sosteneva di aver fatto il massimo con la rosa a disposizione. "Sin dai primi giorni - ricorda l'ex Aeroplanino - ero ottimista, vedevo voglia di rivalsa. La mia intenzione è convincere i giocatori che si possa fare ancora di più. Ognuno ha il termometro della squadra, io dal primo giorno ho visto che aveva voglia di riscatto, forse anche per le critiche subite dopo la finale di Coppa Italia persa. Ma non posso commentare quello che dice un collega, che oltretutto è un amico".

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TUTTI ALLENATORI - La vittoria di domenica contro il Cagliari non ha salvato Montella da qualche critica, anche da parte di tifosi incontrati mentre faceva la spesa. "Qualcuno mi suggeriva di fare cambi prima: e pensare che è andata bene, figurarsi se fosse andata male", ha sorriso l'allenatore del Milan, notando che "la passione non scema e il calcio non finisce mai: tutti i giornalisti sono allenatori e anche ieri, al supermercato, ho visto che sono tutti allenatori. Pensavo succedesse solo a Roma, invece anche a Milano...". "Domenica abbiamo tirato 29 volte, il massimo per noi in stagione, e abbiamo concesso il numero minimo di tiri quest'anno, con un baricentro più alto e giocando più compatti che mai: abbiamo fatto una grande partita", ha sottolineato Montella, che ultimamente ha ricevuto anche i complimenti di Arrigo Sacchi, non sempre tenero in questi anni con gli allenatori rossoneri. "I suoi complimenti mi fanno piacere - ha ammesso il tecnico - così come le critiche mi fanno riflettere, ma ricordo che anche il suo Milan nei primi sei mesi faceva fatica".

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LA COPPA ITALIA - Montella vuole finalmente provare a vincere la Coppa Italia, un torneo con cui in carriera ha avuto un "rapporto agrodolce". "Da giocatore non l'ho mai vinta: andai via a gennaio quando la conquistò la Roma; poi, da allenatore ho perso una finale con la Fiorentina e l'anno dopo sono uscito in semifinale contro la Juventus dopo aver vinto l'andata a Torino. Insomma, ho un rapporto agrodolce, ma è una competizione a cui tengo molto a prescindere dalle ambizioni del Milan", ha spiegato l'allenatore alla vigilia degli ottavi di finale contro il Torino. "I ragazzi sanno che arrivare in fondo in Coppa Italia è importante. Dobbiamo entrare in campo con la voglia di vincere fin dai primi minuti", ha detto Montella ricordando la prima partita stagionale contro i granata, alla seconda giornata di campionato, quando Donnarumma salvò la vittoria nel finale parando un rigore a Belotti. "Nell'arco di una stagione ci sono momenti topici positivi, conta sapere andare a cercarseli. Siamo cresciuti molto rispetto a quella partita ma, ahimè, anche gli avversari - ha notato Montella, che affronterà il Torino anche lunedì in campionato - Sarà una doppia sfida vincente. Ma quella di domani è come una finale perché è una partita secca, bisogna giocare al 100%. Farò qualche cambio senza stravolgere la squadra, non più di uno per reparto".


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