Montella: «L'esonero? Resto sereno e lavoro»

In conferenza stampa prima del match di domani contro l'Aek il tecnico ha mostrato sicurezza e fiducia: «Qualche critica attuale è più giustificata di quelle dello scorso anno, ma ne usciremo. Sono fiducioso»
Montella: «L'esonero? Resto sereno e lavoro»© ANSA
Andrea Ramazzotti
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INVIATO AD ATENE - Vincenzo Montella ha fiducia. Sente che la sua panchina non più salda come in passato, ma pensa che il Milan possa “risorgere”.

Montella, come considera l’Aek? Il tecnico Jimenez ha detto che il Milan è un gigante dormiente…
Speriamo di svegliarci domani. Mi fa piacere che l’Aek stia facendo un ottimo girone, è una squadra svelta e dinamica che sa adattarsi all’avversaria. All’andata ha fatto un’ottima gara e mi aspetto una partita impegnativa.

In campionato il Milan sta andando male. L’Europa League può essere una finestra per entrare in Champions?
E’ prematuro pensarlo. Noi dobbiamo onorare entrambe le competizioni e dobbiamo arrivare primi nel girone per avere vantaggi nel turno successivo. Ci sono i margini per recuperare anche in campionato e spero che ci possa essere un’inversione di tendenza perché noi stiamo andando piano e gli altri incredibilmente forte.

Ad Atene nel 2007 il Milan ha vinto la Champions. Crede che questo possa essere un momento per far iniziare un nuovo ciclo?
Il nuovo ciclo è iniziato a giugno e la proprietà vuole riportare il Milan a vivere un periodo importante dopo anni difficili. Non ci aspettavamo così tante difficoltà perché siamo tutti un po’ giovani e dunque non avvezzi a questi cambiamenti. La squadra sta superando le difficoltà con identità e personalità, ma adesso abbiamo bisogno di risultati. Fassone ha ragione a chiedere risultati e io lavoro per ottenere risultati con il gioco. C’è da lavorare, ma io sono molto ottimista.

Riesce a essere sereno in un momento del genere?
Io sono sereno, non so perché. So che devo lavorare e sono concentrato su come portare avanti il mio lavoro, per il bene del Milan. Non sono incosciente: sento una società che mi sostiene, ma ha bisogno di risultati. Esattamente come ne ho bisogno io e ne ha bisogno la squadra. Non sono… dormiente.

Quanto è cresciuto il Milan rispetto alla gara d’andata con l’Aek?
L’Aek è un avversario ostico e veloce. All’andata ci mise in difficoltà anche se noi abbiamo dimostrato di essere superiori e rispetto ad allora ci sappiamo muovere in maniera migliore sia in fase di possesso che di non possesso.

Nel 2006 avete perso contro l’Aek e poi avete alzato la Champions? Magari perdere domani…
La sconfitta domani per la vittoria dell’Europa League non la baratto perché non sono superstizioso e punto a vincere. Ci servono i tre punti per consolidare il primo posto nel girone.

Come ha visto Bonucci? Lo stop gli ha fatto bene?
Bonucci è un valore per il Milan e lo sarà anche per il futuro. La settimana di stop gli ha fatto bene perché dall’esterno le cose si vedono meglio. Criticarlo è giusto, ma metterlo in discussione non penso sia corretto.

Le prossime due partite saranno decisive per il suo futuro. Lei come lo vive questo momento?
L’allenatore è quello più criticato di tutti perché non tutti lo possono fare. Intento l’allenatore del Milan. Io il momento lo vivo in maniera normale. Sto portando avanti un lavoro con la società, non ci aspettavamo tutte queste difficoltà, ma andiamo avanti. Forse queste difficoltà le sto vivendo con più tranquillità perché adesso qualche critica è più giustificata rispetto a quelle dell’anno scorso.


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