Gattuso: «Milan, mai chieste le cessioni di Silva e Calhanoglu»

Il tecnico dei rossoneri: «Dai miei mi aspetto rabbia e voglia. La società è al mio fianco»
Gattuso: «Milan, mai chieste le cessioni di Silva e Calhanoglu»© EPA
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MILANO - "Dai miei mi aspetto rabbia, voglia, sappiamo l'importanza della partita. Nel calcio ci stanno i momenti di difficoltà, l'episodio sfavorevole, ma voglio vedere che al primo schiaffo non ci abbattiamo, che reagiamo con veemenza, con forza". Dopo il pari col Benevento e la sconfitta di Rijeka, Rino Gattuso spera di conquistare la sua prima vittoria da allenatore del Milan, Bologna permettendo. "C'è rispetto per Roberto, è un allenatore che quando doveva dire qualcosa lo diceva in faccia, è molto preparato, lavora tantissimo sul campo - dice di Donadoni - E' una squadra difficile da affrontare, dobbiamo stare molto attenti in transizione, noi dobbiamo fare la partita ma sapendo che in campo aperto possono fare male". Gattuso confida nell'aiuto di San Siro ("spero che non ci siano contestazioni alle primi difficoltà, spero che lo stadio sia dalla nostra parte, che dia una mano a questi ragazzi che ne hanno bisogno") e per domani la priorità sono i tre punti: "Abbiamo bisogno delle vittorie, che ci fanno stare bene e ci lasciano lavorare con più tranquillità. Dobbiamo andare a caccia del risultato a tutti i costi, è fondamentale portare a casa qualche vittoria".

«MAI CHIESTA LA CESSIONE DI SILVA E CALHANOGLU» - "Non ho detto che Andrè Silva e Calhanoglu devono andare via, è una falsità. Il mio compito è riuscire a portare a una condizione migliore tutti i giocatori e farli esprimere al massimo". Così Gennaro Gattuso, alla vigilia di Milan-Bologna.

«SOCIETA' SEMPRE PRESENTE» - "Da quando sono arrivato, la societè è sempre presente nei miei confronti, è vicina, ci confrontiamo a 360 gradi. Nella difesa a tre i meccanismi non sono perfetti, ci vuole tempo e qualcosa dobbiamo cambiarla per far esprimere al meglio i nostri giocatori". Rino Gattuso conferma quello che lui stesso chiama 'il segreto di Pulcinella', ovvero il ritorno al 4-3-3 in vista della gara di domani contro il Bologna. "Anche per quanto riguarda la condizione, non voglio offendere nessuno, c'è grande rispetto per lo staff di Montella, ma per giocare in un certo modo, per il mio calcio bisogna avere una gamba importante. Oggi, però, non deve essere un alibi che qualche giocatore non sta benissimo. Bisogna metterci una pezza e questo si fa tutti insieme, stringendo i denti, con la consapevolezza che si può solo migliorare". (a cura di Italpress)


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