Da Mertens a Messi: è l'ora dei piccoletti...

Eri piccolo, piccolo, così. L’ultima buona notizia: Dres Mertens, dall’alto dei suoi 169 centimetri, si carica sulle spalle il Napoli
Da Mertens a Messi: è l'ora dei piccoletti...© ANSA
Furio Zara
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Eri piccolo, piccolo, così. L’ultima buona notizia: Dres Mertens, dall’alto dei suoi 169 centimetri, si carica sulle spalle il Napoli: due gol e un assist contro il Cesena ieri sera. Perché mi guardate dall’alto in basso? I piccoletti nel calcio 2.0 che privilegia muscoli da Mad Max e tonnare in area di rigore, sono una specie sempre più rara e preziosa. Da conservare, accudire, infine ringraziare. La finale di Champions in programma il 6 giugno a Berlino sarà ad altezza Pisolo. Il Barcellona ci arriva trascinato dal Messi(a), 168 centimetri (forse) di calcio allo stato puro. La Juve ha timbrato lo scudetto grazie ai gol di Carlitos Tevez, che un gigante proprio non è (173 centimetri). Il calcio è democratico per questo motivo: concede una chance a tutti, anche a quelli che si mettono sulle punte dei piedi per sembrare più alti (raccontano che Maradona, che aveva un’altezza che ballava dai 163 ai 166 centimetri con il vento a favore, nelle foto ufficiali facesse così per sembrare più alto). In serie A gli esempi non mancano. Sempre a Napoli, dopo il lungo infortunio, Lorenzo Insigne (163 centimetri) si sta riprendendo la scena, il Cagliari invece ha sofferto la mancanza di Marco Sau (169 centimetri); tra alti e bassi (ops, scusate il gioco di parole) Maxi Moralez (159 centimetri) quest’anno ha segnato comunque cinque gol in un’Atalanta in disarmo. Nanerottoli storici nella storia del calcio italiano sono Sebastian Giovinco (164 centimetri), Gianfranco Zola (166 centimetri) e Bruno Conti (169 centimetri). L’altezza non è mai stata un problema neppure per il brasiliano «O’ Baixinho» (il Tappetto) Romario, per il portoghese Rui Barros (160 centimetri di guizzi ed esplosività, fece bene nella Juve nel biennio 1988-1990 vincendo una Coppa Italia e una Coppa Uefa), per il centrocampista inglese Sammy Lee (167 centimetri), colonna del Liverpool nel decennio 1976-1986 e per la funambolica ala tedesca Thomas Hassler (166 centimetri, campione del mondo con la Germania nel 1990, vestì anche le maglie di Juventus e Roma). Non è da questi particolari che si giudica un calciatore. Del resto, mettete in fila Maradona (166 dichiarati), Messi (168), Pelè (173) e Sivori (163) e avrete la Banda Bassotti che ha fatto la Storia del calcio.


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