Napoli, ciao Maksimovic: in arrivo Sala

Cairo gela il Napoli che sogna il serbo. Trattativa aperta per il centrocampista del Verona
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Milano, Verona, Napoli: l’Italia, insomma, girata (virtualmente) standosene nel cuore del mercato, attraversandolo in lungo e in largo, dalla difesa, al centrocampo e sino in attacco, pensando e ripensando a ciò che si deve fare, a ciò che si può fare, a quel che si deve evitare. Una giornatina, insomma, consumata dirottando su Torino (ma via etere, attraverso Kiss Kiss), metà d’una secchiata che lancia Cairo e che stavolta sembra (sembra) e definitivamente lasciar calare il sipario sull’affare Maksimovic. «Perché è uno dei giocatori più forti che ho avuto nei miei dieci anni di presidenza e non andrà al Napoli. L’offerta che ci è arrivata non la riteniamo congrua al suo valore e non lo cederemo neppure dinnanzi ad una cifra folle». Non è ritenuta tale quella di dodici milioni più bonus, né i quindici compreso i bonus: non basterà spingersi oltre la normalità, entrare nella eccezionalità, ed il Napoli non esagererà, toccando quelle vette - venticinque milioni - che rappresenterebbe la scossa per concedersi il gigante serbo.

ASSALTO. Si vira, si sposta l’attenzione altrove, si comincia a pensare al centrocampo, dal quale è uscito Inler e potrebbe emigrare De Guzman: ma certe operazioni vanno preparate e Cristiano Giuntoli viene scovato a cena con il procuratore di Jacopo Sala (24), per cominciare a sondare, a indagare. E’ una chiacchierata propedeutica all’affare, ma è persino un contatto positivo: il quadriennale da ottocentomila euro solletica ma non appaga, però la distanza è di duecentomila euro e dunque concede margini.

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