Napoli, Hamsik va a caccia della storia

Otto anni in azzurro, capitano, 359 partite e 92 reti. Gli obiettivi: raggiungere re Maradona e gli altri miti del club
Antonio Giordano
2 min

NAPOLI - La storia (con la minuscola, per il momento) comincia nell’estate del 2007 e va scritta lentamente, a capitoli, gustandosela, svelandola come in un appassionante romanzo del quale - ovviamente - s’ignora l’epilogo. È una favola, a quel tempo, vite di calcio tra cui la sua, e nessuno sa cosa accadrà, perché il destino non si può immaginare, soprattutto se rotola dentro ad un pallone. Otto anni ed è questa la Storia (con la maiuscola, ora), 359 partite, 92 reti, il capitano del Napoli, lo scettro del bomber di tutti i tempi distante, certo, ma non irraggiungibile: e su quel trono, che Hamsik vede (ancora) in lontananza, c’è Diego Armando Maradona....

I NUMERI - L’anima è là dentro, in quest’era attraversata con la fierezza di chi ha fatto (innanzitutto) una scelta di vita, di chi ha scoperto Napoli e l’ha eletta ad habitat naturale, evitando altro, sfuggendo alle tentazioni, restando fedele ad un senso d’appartenenza accresciuto nel tempo: otto anni di Hamsik sono espressi attraverso una serie di rifiuti, di «no». E a Massimiliano Allegri, il tecnico maggiormente affascinato dalla poliedricità del centrocampista, il corteggiatore (discreto, rispettoso) che al Milan lo indicò come «mister X» e quello che poi alla Juventus l’avrebbe portato per alleggerire le responsabilità d’una squadra priva di Vidal, non è rimasto altro da fare che apprezzarne il motivo.

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