Napoli, tifosi delusi ma con la Roma sarà pienone

Il ko contro il Bologna ha demoralizzato tanti supporter partenopei, ma già in 46 mila hanno acquistato un biglietto per il prossimo match al San Paolo
HIGUAIN 7 - Per 85’ galleggia, poi si scatena come - citando l’immenso Boskov - cervo che esce di foresta. Prima piazza la zampata, poi si libera da fuoriclasse e consegna al Napoli una speranza tardiva. Si dimostra comunque di un’altra categoria. E’ il 14° gol su 15 partite, non era mai partito così bene. Non gli giova un nervosismo manifestato fin dalle battute iniziali, come se avesse già capito come sarebbe andata a finire.© MOSCA
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NAPOLI - Un colpo all'entusiasmo ma non ai sogni. I tifosi del Napoli cercano di vivere con lucidità il ko di Bologna, prima sconfitta dopo 18 risultati utili consecutivi, dopo 105 giorni di imbattibilità per un Napoli che sembrava insuperabile. Il primato è sfuggito dopo una sola settimana, in una gara in cui Maurizio Sarri aveva visto i giusti campanelli d'allarme alla vigilia: «Rischiamo di entrare in campo scarichi», aveva avvertito, dimostrando di conoscere bene il gruppo azzurro che infatti è evaporato soprattutto nel primo tempo, forse appagato dal primato raggiunto al termine di una lunga rincorsa, forse stanco. Per Sarri il problema non è atletico ma tutto psicologico come era già emerso nel finale della partita vinta contro l'Inter al San Paolo: contando l'assedio nerazzurro nei venti minuti finali dopo il gol di Ljajic e gli 80' di Bologna prima della doppietta di Higuain, il Napoli ha beccato tre gol a zero in cento minuti in cui c'è tutta la pressione psicologica che probabilmente gli uomini di Sarri non hanno retto. E infatti il Napoli, complice anche la stanchezza rossoblù, si è svegliato proprio nel finale, quando sapeva di aver già perso il primato sullo 0-3.

Ora il tecnico azzurro dovrà riprendere il suo lavoro sulla testa del gruppo, consapevole che la lezione di Bologna potrà servire a stare con i piedi per terra e tornare al gioco veloce e concreto che si era visto in precedenza. Dovrà farlo in fretta, però, perché il calendario non aspetta: giovedì al San Paolo arriva il Legia Varsavia, mentre domenica a Fuorigrotta è attesa la Roma in uno scontro al vertice fondamentale. I tifosi aspettano chiaramente il match con i giallorossi: la prevendita con il Legia parla di 4.000 biglietti, quella per la Roma è già a quota 46.000.

L'impegno europeo è un peso per gli azzurri, già aritmeticamente primi nel girone, e che in questo momento dovrebbero riposare e allenarsi. Sarri punterà ancora al turn over totale, con tante riserve in campo e un dubbio in attacco: in attesa che recuperi Gabbiadini, Higuain potrebbe riposare, lasciando spazio a Callejon spostato al centro. Proprio sul turn over cominciano a concentrarsi i dubbi azzurri: Sarri finora in campionato ha utilizzato 18 giocatori, molto meno delle dirette rivali per lo scudetto, come l'Inter (che ne ha schierati 23), alla Fiorentina (22), alla Roma (25).

Una rosa più ristretta, quindi, a cui il Napoli potrebbe mettere mano nel vicino mercato di gennaio: Zuniga, De Guzman, Henrique e Rafael sono in lista di sbarco, e il Napoli potrebbe puntare uno o due centrocampisti per dare respiro ad Allan e Hamsik, ma anche un quarto difensore centrale. Nei corridoi di Castel Volturno si ragiona sulle possibilità, anche perché di calciatori di qualità che accettino di partire un passo indietro rispetto ai titolarissimi non ce ne sono molti. Qualche innesto, però, ci vorrà per giocarsi al meglio le proprie carte in primavera, quando il campionato arriverà allo sprint finale e gli avversari in Europa League saranno di tutt'altra pasta rispetto a Bruges e Mydtylland. 


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