Napoli-Legia Varsavia, notte di scontri tra tifosi azzurri e polacchi

Guerriglia nella zona dell'aeroporto e in piazza Garibaldi. Il bilancio è di 16 persone arrestate e diversi feriti
Antonio Giordano
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NAPOLI - Eccola qua la partita «insidiosa», ma si sapeva: e infatti, ci sono 700 uomini, tra poliziotti e carabinieri, pronti per il san Paolo, stasera. Eccola qua la vigilia infinita di Napoli-Legia Varsavia, quella che ha allertato la Questura, l’ha tenuta sveglia da un bel po’, le ha anche trasmesso umana preoccupazione, perché certi pericoli si annusano nell’aria e non a caso è stato previsto uno spiegamento di forze imponente.

Napoli-Legia non è ancora cominciata ma la follia polacca s’è immediatamente impossessata del pre-partita ed ha scatenato una notte di pazzia: è cominciato tutto intorno alla mezzanotte intorno alla stazione, in via Galileo Ferraris, dove un gruppo di sostenitori del Legia ha prima accerchiato un’auto e poi ha picchiato i quattro ventenni che stavano tornando a casa. Per completare l’opera, vettura in fiamme. Ma gli scontri si sono diffusi anche altrove, in zona Capodichino: arrestati in nove, tra cui due bulgari; mentre in Piazza Garibaldi, dove poi s’è scatenata una mega rissa in cui è volato di tutto, bastoni e bombe carte comprese, e domata dopo mezz’ora dalla Polizia, si contano oltre ad altri sette arresti (e stavolta sono ulteras napoletani) anche nove agenti feriti. Non sarà una serata semplice, nel san Paolo blindato per accogliere i mille polacchi: settecento poliziotti e settecento steward. Un centinaio di sostenitori del Legia è stata controllato a Fiumicino, una cinquantina sarebbero in Questura a Napoli adesso.


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