Napoli, ora serve un nuovo inizio

La sconfitta con la Juventus va archiviata: il campionato si può ancora vincere
Bonucci, il salvataggio vale un gol: che anticipo su Higuain
dal nostro inviato Vladimiro Cotugno
3 min

 

TORINO - Se queste ore sono quelle della rabbia, i prossimi giorni dovranno essere quelli dell'orgoglio per il Napoli. La sconfitta dello Stadium brucia e non potrebbe essere altrimenti visto come è arrivata, ma anche se pesante è una battuta d'arresto che nell'ottica di un campionato ci può stare e che non cancella
nulla di quanto fatto finora, nulla dello straordinario cammino che ora vede i partenopei cedere la vetta alla Juventus ma restare lì a un passo, a un solo punto dalla nuova capolista. A Torino Higuain e compagni se la sono giocata alla pari e alla pari dovranno lottare con i bianconeri nelle prossime tredici partite per riuscire a ribaltare di nuovo la situazione. 
 
UN NUOVO INIZIO - Al ritorno a Castelvolturno Sarri dovrà essere bravo a lavorare sulla psicologia dei suoi uomini, abbattuti ma non schiacciati, piegati ma non spezzati. Ripartire di slancio sarà importantissimo, prendendo esempio proprio dalla Juventus che ha sempre gestito i passi falsi cercando e trovando quasi sempre l'immediato riscatto. Chiodo scaccia chiodo vale anche sportivamente parlando e già con il Villarreal una nuova vittoria rimetterebbe mentalmente il Napoli sulla carreggiata giusta. L'Europa come medicina immediata, per prendere di nuovo velocità e fare bottino pieno contro il Milan, cicatrizzando definitivamente la ferita. Servirà però tutto il calore del San Paolo per scaldare i cuori raffreddati dal gelo piemontese e riportarli a battere forte azzurro per riprendere il cammino.
 
 
COSA RICORDARE - Una sconfitta è sempre possibile trasformarla in lezione, se si ha il coraggio di mettersi in discussione e comprenderla fino in fondo. "Se vogliamo diventare una grande squadra, dovremo assorbire subito questo episodio negativo e andare avanti", le parole del tecnico napoletano nel post partita sono a rilascio immediato: la mentalità vincente da costruire è questa. La fame deve essere più forte di prima, la cattiveria agonistica deve moltiplicarsi perché il gioco da grande c'è: anche in casa della Juventus, la squadra più forte del campionato, la giostra del Napoli è partita diventando una danza ipnotica di passaggi che disegnava geometrie che affannavano i bianconeri, confondendoli fino a un passo dallo stordimento. Il campionato non è finito a Torino, lo Scudetto è ancora in ballo.


© RIPRODUZIONE RISERVATA