Napoli, la tensione continua: lancio di sassi, sedie e bottiglie<br />  

Dopo l'aggressione ai due tifosi ucraini, ancora violenza nei pressi del San Paolo
Napoli, la tensione continua: lancio di sassi, sedie e bottiglie
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NAPOLI - Ancora tensione per la partita tra Napoli e Dinamo Kiev. Allerta massima dopo gli scontri che nella notte hanno visto l'aggressione a due tifosi ucraini, ma non è bastato: lancio di petardi e bombe carta hanno infiammato l'atmosfera all'esterno della curva A. 

GLI EVENTI -  Il lancio di petardi da parte di un folto gruppo di tifosi ha costretto le forze dell'ordine, in assetto antisommossa, a intervenire dando il via ad uno scontro: i tifosi hanno iniziato a colpire gli agenti lanciando bottiglie, sedie, bombe carta e colpendone gli scudi con cinture. Fondamentale l'uso di lacrimogeni che ha permesso l'avanzata delle forze dell'ordine e la dispersione degli ultras. Gli scontri si sono verificati nella piazza in cui sorge lo stadio mentre centinaia di persone erano in fila per entrare al San Paolo.

 

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DA FUORI
- Le tensioni non sono mancate nemmeno lontano dallo stadio. Alla stazione ferroviaria di Villa Literno (Caserta), un gruppo di circa settanta tifosi ucraini partiti in pullman da Roma e diretti al San Paolo sono stati fermati dallo stesso autista perché molti di loro ubriachi. Intervenuta la polizia in tenuta antisommossa, i tifosi della Dinamo Kiev hanno anche afferrato delle pietre, ma non è scoppiata alcuna rissa. Dopo circa un'ora gli ucraini sono stati fatti salire sul pullman e, scortati dai mezzi delle forze dell'ordine, sono arrivati al San Paolo.


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