Napoli, Di Natale: «Mertens mi somiglia molto, lo farei giocare sempre» 

«Abbiamo una storia simile: prima esterni, poi prima punta». Sul campionato: «Napoli e Juve alla pari»
2009-2010 Di Natale 29 gol con l'Udinese© ANSA
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NAPOLI - «Mi sto divertendo con i ragazzini, sono tornato 20 anni indietro. Nel settore giovanile di Udine mi diverto tantissimo a vedere bimbi di 6 anni correre dietro ad un pallone». Così l'ex attaccante dell'Udinese e attuale presidente della scuola calcio del Donatello, Totò Di Natale, ai microfoni di Radio CRC: «Mi sono fermato a 38 anni perché è giusto dare spazio ai giovani. Dopo 21 anni di carriera ho smesso, ed è difficile per tutti all'inizio, ma a tutto c'è un inizio e una fine. Sei mesi prima di smettere avevo capito che ero arrivato alla frutta anche perché ero nello spogliatoio con ragazzini e lì capii che dovevo smettere».

MAGLIA AZZURRA - L'ex azzurro parla anche della sua avventura con la maglia della Nazionale: «Negli anni in cui giocavo da prima punta forse potevo fare qualcosa di più anche nell'Italia, ma aver fatto più di 50 presenze in azzurro mi rende orgoglioso. Contro la Spagna giocai mezz'ora e segnai e mi presi una rivincita perché anni prima contro di loro avevo sbagliato anche un rigore e ricordo che parlando con Buffon gli dissi: speriamo che il mister mi fa giocare, avevo voglia di segnare e per fortuna segnai».

MERTENS - Difficile vedere giocatori come Di Natale, ma qualcuno che lo ricorda c'è: «Parlavo con mister Marino di Mertens: il belga mi somiglia molto. La sua storia è un po' come la mia: entrambi abbiamo iniziato giocando da esterni e poi ci hanno scoperto prima punta. Mertens lo farei giocare sempre anche perché ogni tiro è un gol. Sta bene fisicamente e mentalmente per cui bisogna sfruttare il momento, poi verrà il tempo per riposare».

NAPOLI E INSIGNE- Napoletano verace, Di Natale spiega: «Noi napoletani abbiamo fame, a Napoli iniziamo a giocare in strada a 5 anni per cui siamo preparati a tutto e forse per questo abbiamo una marcia in più». Un po' come Insigne, che in Nazionale però non sempre riesce a ripetere le prodezze che regala con la maglia del Napoli: «Quando si va in Nazionale tutti i calciatori sperano di fare bene, nessuno gioca per fare male. Insigne è un grandissimo giocatore e contro la Spagna non ha giocato male da solo, tutta l'Italia lo ha fatto», sottolinea Di Natale che poi si sofferma su un Napoli che, a suo parere «ha dimostrato che è maturato, vincendo anche partite difficili come quella con la Spal che magari lo scorso anno avrebbe perso. Credo che quest'anno se la possa giocare con la Juventus fino alla fine».

PROSSIMO CAPOCANNONIERE? - Bomber di razza, Di Natale fa anche un pronostico sulla classifica cannonieri: «Diversi giocatori se la giocheranno quest'anno e tra questi c'è Mertens. Dybala ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore, non è una prima punta, ma quest'anno ha capito le sue qualità, un po' come Insigne che è diventato più concreto».

SGUARDO AL CAMPIONATO - La squadra del momento è l'Atalanta: «Sono contento per loro, l'allenatore è bravo, Gasperini negli ultimi 2 anni è cresciuto tantissimo. L'Atalanta somiglia alla mia vecchia Udinese e anche ieri, pur soffrendo a Lione, ha portato un buon risultato a casa». (in collaborazione con ITALPRESS)


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