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NAPOLI - Oro, incenso e... E’ un viaggio nel futuro, un revival del passato: è il pacco doni d’un anno (da ottobre 2016 a oggi) poggiato sul sedile che improvvisamente Sarri può riaprire per ritrovare il suo Napoli. E’ la formula magica ch’è valsa la felicità, la somma di gol che ha contribuito a scatenare la differenza, ad addobbare lo spettacolo elevandolo a Grande Bellezza: è un film che riparte e, va da sé, si ricomincia da quei tre... E’ il calcio, nella sua verticalità, nella sua esuberanza, nella sua architettura che sa di modernismo partenopeo e che per Torino-Napoli si ripiglia la scena e prova a tenerla aggrappata a quegli amabili scugnizzi i Gasparre, i Melchiorri e il Baldassare del football nostrano: li chiamerete i tre magi, o come vi andrà più ironicamente a genio, però ne hanno alimentato di spettacolo (allo stato puro) con quegli ottantanove gol segnati standosene rigorosamente allineati e scoperti nel loro fantastico e gioioso mondo.
IL MAGNIFICO - E’ (quasi) Natale e il momento di regalarsi ancora qualcosa di invitante, un orizzonte o anche semplicemente una serata; e sarà per questo e per altro ancora che il Magnifico Lorenzo si è riappropriato dei muscoli, ha lasciato scivolare via l’acido lattico, s’è persino spogliato dal tarlo delle preoccupazioni e s’è rimesso a correre, solleticando l’idea di esserci dall’inizio (o male che vada a partita in corso): da sinistra [...]
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