Napoli, Raspadori è da Champions: le tre alternative per il Braga

L’attaccante offre alternative tattiche a Rudi Garcia sia con il modulo 4-3-3 che con il 4-2-3-1
Napoli, Raspadori è da Champions: le tre alternative per il Braga© ANSA
Fabio Mandarini
4 min

NAPOLI - Giacomo Raspadori, detto Jack, può essere la carta a sorpresa di Garcia per la prima di Champions: è in forma, in fiducia, ha fatto bella figura con la Nazionale di Spalletti a San Siro con l’Ucraina e ha dato la scossa al Napoli di Rudi nella grigia notte di Marassi con il Genoa. In un clic: entra, s’infiamma e segna il gol del 2-1. Quello che ha avviato la doppia rimonta. Di questa prima fase della rivoluzione francese (tecnico-tattica), tra l’altro, è stato uno dei giocatori maggiormente utilizzati e anzi l’uomo in più rispetto al ciclo del signor Luciano: titolare con Frosinone e Sassuolo; dentro per Kvara con la Lazio e poi a Genova al posto di Anguissa. Provvidenziale. Tanto che Garcia riflette sulla possibilità di lanciarlo dal primo minuto anche domani al Municipal con il Braga. Tripla opzione: nel tridente o da mezzala nel 4-3-3, e poi la preferita, alle spalle di Osimhen nel 4-2-3-1. Da punta, da attaccante, come piace a lui. Come ha spiegato lui.

Raspadori, un jolly per ogni modulo

Jack offre alternative, offre soluzioni. Evidentemente anche garanzie all’allenatore, in questa fase piuttosto complessa dal punto di vista del gioco, della manovra e della concretezza: finora le ha giocate tutte, due dall’inizio e due partendo dalla panchina, ma ora s’è anche sbloccato dopo aver sbagliato un rigore con il Sassuolo. Ottima notizia: a Genova, il primo tiro in porta del Napoli, nello specchio della porta, l’ha firmato Kvaratskhelia al minuto 72. Dopo un’ora e 12 minuti di vorrei ma non posso, di cosmico nulla offensivo. L’ingresso di Raspadori, e la sterzata al 4-4-2 e al 4-2-3-1, ha portato qualcosa e ha dato qualcosa oltre il gol. Che però resta l’elemento fondamentale della sua partita ma anche una chiave per evitare che il momento critico si trasformi in crisi.

Raspadori, ecco la Champions

Raspadori, insomma, si candida per vivere sin dall’inizio la prima notte di Champions dell’anno. Cosa che nella stagione precedente è accaduta tre volte: con l’Ajax al Maradona e ad Amsterdam; con i Rangers ancora in casa. Reti: 4, con doppietta in Olanda. Come a dire: Jack, alfiere della Nazionale sin dai tempi della vittoria dell’Europeo, è uno abituato alla scena internazionale. Meglio se da attaccante puro, il suo ruolo naturale e da quando è a Napoli anche la sua ossessione: davanti a lui c’è Osimhen, un premio Oscar, ma una statuetta vorrebbe vincerla anche da centravanti non protagonista. Diciamo alle spalle di Osi, nel 4-2-3-1, soluzione adottata più che altro in corsa da Garcia. Nel 4-3-3, secondo Rudi, Raspadori può giocare sia nel tridente sia da mezzala, così com’è stato provato in estate nel corso dei ritiri e delle amichevoli. Molto dipende anche dalla valutazione delle condizioni di Anguissa, peggiore in campo con il Genoa e tra i peggiori con la Lazio, ma anche l’unico in possesso di certe caratteristiche fondamentali per dare equilibrio al centrocampo e ad una squadra piuttosto squilibrata. Si vedrà. Già oggi, nel corso della rifinitura. De Laurentiis, nel frattempo, non seguirà la squadra a Braga: ha impegni inderogabili e non assisterà dal vivo al debutto europeo del Napoli e al ritorno di Garcia in Champions dopo più di tre anni (l’ultima il 19 agosto 2020 con il Lione). Il presidente, però, s’informa, chiacchiera spesso con il suo allenatore. Ovvio, normale. L’importante è rispondere al primo squillo.


© RIPRODUZIONE RISERVATA