De Laurentiis: "Osimhen rinnova? Non c'è problema"

Il presidente De Laurentiis rassicura i tifosi partenopei: “Victor fa squadra da solo: non è in discussione”
De Laurentiis: "Osimhen rinnova? Non c'è problema"© FOTO MOSCA
Antonio Giordano
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NAPOLI - Se undici appuntamenti in un mese e mezzo non sono bastati, può magari essere sufficiente una mano tesa per sgomberare l’aria dagli equivoci. Se dopo essersene dette tante - «amichevolmente» - c‘è ancora un fascio di luce in fondo al tunnel, allora sarà nell’ottimismo o nella volontà (reciproca?) che bisognerà attingere. Se Victor Osimhen se ne sta ancora con la maschera, fedele ai suoi riti acquisiti nel tempo, val la pena di preoccuparsi o anche no: quelli sono vezzi calcistici, non c’entrano niente con i negoziati, materia più complessa. E se Aurelio De Laurentiis, quando Napoli-Real Madrid è appena finita, si ferma in mixed zone, ed al microfono del «Chiringuito» si lascia andare ad un plastico invito, è chiaramente vietata la dietrologia. «Osimhen è sempre forte ed è un calciatore che fa squadra da solo: non è assolutamente in discussione. Rinnova? Ma non c’è problema». E fa niente se ce ne siano stati, non dovevano essere marginali, se Roberto Calenda, il manager del calciatore, ha trascorso la sua estate sull’autostrada o per tornanti, andandosene da Roma a Dimaro-Folgarida, tornandosene poi a casa, per ripartite, ciclicamente e puntualmente, in direzione Castel di Sangro-Rivisondoli, l’altra metà d’un cielo turbolento essai, in quell’estate torrida.

Osimhen, la telenovela del contratto

Più o meno, intorno alla metà di agosto, il 13, il chiacchiericcio che abbatté le pareti della riservatezza e la cosiddetta fuga di notizie, raccontarono di un patto prossimo al cin-cin: Napoli e Osimhen s’erano avvicinati, avvicinandosi assai, con un ingaggio riveduto e corretto a dieci milioni di euro, un prolungamento dell’attuale contratto, e con scadenza 2026, una clausola valida per l’estero dal giugno 2024 ma valida per l’estero di 150 milioni. Poi, a Frosinone, prima di campionato, sei giorni dopo tutto quello ch'era filtrato, Osimhen fa una doppietta, va ai microfoni di Dazn e chiarisce: «C’è stata speculazione intorno a questa vicenda, De Laurentiis è il presidente e stiamo ancora trattando. Sono un giocatore del Napoli e darò cuore ed anima, poi vedremo cosa accadrà a fine mercato». Succede niente, fino al 1 settembre, quando s’abbassano le saracinesche ed è impossibile trasferirsi, pure in presenza di sontuose offerte; succede (tanto) altro poi, soprattutto dopo Bologna, con un video che appare su una piattaforma social del Napoli e apre una nuova crepa, con comunicati livorosi del management del nigeriano, con foto di Osimhen in maglia azzurra che spariscono da Instagram, come il sorriso dalle labbra di un attaccante che sembra irrimediabilmente lontano da una città alla quale poi dedica un post per liberarla dall'accusa di razzismo: «Venire a Napoli nel 2020 per me è stata una scelta meravigliosa. Il popolo napoletano mi ha dimostrato tanto amore e gentilezza, non permetterò a nessuno di intromettersi tra noi».

De Laurentiis rivela la svolta

Victor Osimhen ha sempre il suo vecchio contratto, guadagna 4 milioni e mezzo, ha una serie di bonus per gol e prestazioni, e però da gennaio 2025, volendo, potrebbe firmare con chi vuole, per la stagione successiva, senza concedere alcuna «eredità» al Napoli: sedici mesi sono tanti o anche nulla, certo un pericolo dal quale sottrarsi, in fretta oppure seguendo strategie che appartengono a De Laurentiis, uscito allo scoperto «brutalmente» martedì sera, con una sortita cinematografica (of course) che non è un colpo di scena ma certo pare volerlo annunciare o anche augurarselo. «Mi è piaciuta molto la partita. E quanto a Osimhen e al suo rinnovo, nessun problema: qui a Napoli e nel Napoli stanno tutti molto bene, sono contenti. Semmai i problemi nascono quando vanno via qua, perché smarriscono la via maestra. Sono fiducioso». Al dodicesimo appuntamento...


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