Allenatore Napoli, Gasperini è il nome nuovo per la panchina

Il presidente De Laurentiis apre il casting. Restano in corsa per la panchina  anche Conte, Pioli e Italiano
Fabio Mandarini
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Il popolo del Maradona contesta la squadra e il club. I giocatori chiedono scusa in campo con le mani (chi applaude, chi le congiunge e chi le alza). E Aurelio De Laurentiis ascolta i cori e assiste alla scena dalla tribuna Autorità. Allo stadio ci sono tre elementi dello stesso Napoli in difficoltà, con tre visuali differenti e una sola prospettiva: il futuro. Lo sguardo è già rivolto al domani, allungato dall'ennesimo crollo della stagione e da una rimonta subita dal gagliardo Frosinone in lotta per la salvezza: il primo tassello è già stato sistemato, si chiama Giovanni Manna, sarà il prossimo responsabile dell'area tecnico-sportiva e gradualmente comincerà a sistemare le sue carte e le sue cose ancora conservate negli uffici della Juventus alla Continassa, e comincerà il trasloco a Castel Volturno: al derby con il Toro non era allo stadio per motivi personali, ma le parole del dt Giuntoli hanno dato una girata alle porte scorrevoli. Ora, invece, bisognerà trovare l'allenatore: oltre a Conte, Pioli e Italiano, nei radar di De Laurentiis è tornato anche Gian Piero Gasperini. 

Napoli, un poker di nomi

Il Gasp è un vecchio amore, sedotto e abbandonato più di dieci anni fa: Adl lo aveva scelto per sostituire Mazzarri, poi Walter all'improvviso decise di rinnovare e arrivederci e grazie di tutto. Anzi di niente. A distanza di tempo, però, il cerchio si è chiuso, come una specie di nemesi: Mazzarri è stato esonerato e Gasperini è rientrato in corsa per il futuro del Napoli insieme con i soliti componenti di quella che gradualmente comincia ad assumere i contorni della lista definitiva: Antonio Conte è il primo desiderio, già cercato a ottobre, e come Gasp è sempre stato un fautore della difesa a tre, fermo restando gli arricchimenti e le metamorfosi stuzzicate anche dallo studio e dall'aggiornamento di questo anni; Vincenzo Italiano e Stefano Pioli, invece, sono teorici della difesa a quattro e sono altri due allenatori stimati professionalmente e umanamente.

Le filosofie dei tecnici

Insomma, sono due le filosofie che De Laurentiis sta valutando: non è escluso o scartato nulla a priori, rispetto al recente passato orientato dalla ricerca unilaterale del tridente e della linea a quattro. Tutto è aperto e concesso nel progetto di rinascita e rilancio del Napoli: il presidente, che a quasi un anno dalla vittoria dello scudetto ieri ha visto sfilare al Maradona anche Spalletti da spettatore, è in contatto costante con il nuovo responsabile del mercato. E Manna, dal canto suo, ha ovviamente cominciato a tessere trame e intrecci.

Non solo Osimhen: i casi 

L'estate sarà anche il momento della separazione da Osimhen, stando alle anticipazioni di De Laurentiis: Victor ha una clausola da 130 milioni, piace a Psg e Chelsea su tutti e il Napoli sta già valutando la sua sostituzione con David del Lilla e Gimenez del Feyenoord. A fine stagione entrerà nel vivo anche la trattativa per il rinnovo di Kvara: un bel da fare per tutti, questo futuro.


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