Serie A Cagliari-Pescara, Muntari lascia il campo per insulti razzisti. Zeman: «Ha fatto bene»

Il centrocampista ha abbandonato la partita al 90': «I tifosi hanno sbagliato ma l'arbitro doveva fare qualcosa di diverso, non accusare me». Il tecnico lo difende: «Lui ha chiesto all'arbitro di intervenire, ma non ha visto e sentito nulla»
Pescara, buu razzisti a Cagliari, Muntari lascia il campo
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CAGLIARI - Domenica con giallo al Sant'Elia di Cagliari. Protagonista Sulley Muntari, centrocampista ghanese del Pescara. L'ex di Milan e Inter ha abbandonato il campo al 90' perché dalle tribune ha sentito degli insulti razzisti. Dei "buu" che hanno irritato il centrocampista che così ha lasciato la sua squadra in dieci contro undici.

COME ETO'O - A Cagliari successe una cosa simile nel 2010 ad Eto'o, ma in quella occasione la partita fu sospesa da Tagliavento che richiamò i capitani al centro del campo. Zeman a fine gara ha difeso il suo giocatore, puntando il dito contro l'arbitro Minelli: "Muntari ha chiesto all'arbitro di intervenire, ma non ha visto e sentito nulla. Penso che abbia ragione Muntari, ha fatto bene ad andare via dal campo".

FOTO: BUU RAZZISTI, MUNTARI LASCIA IL CAMPO

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PARLA MUNTARI - «Facevano i cori contro di me da subito, nel primo tempo ho visto che nel gruppetto c'erano dei bambini e allora mi sono rivolto ai genitori e ho dato loro la mia maglia, per dare l'esempio. Poi in curva la cosa è continuata con un altro gruppo di tifosi: io stavo ragionando con loro, ma l'arbitro mi ha detto che dovevo lasciare perdere. E lì mi sono arrabbiato. Perché anziché fermare la partita se l'è presa con me?», ha spiegato Muntari al termine della partita. «I tifosi hanno sbagliato ma l'arbitro - ha chiarito il giocatore - doveva fare qualcosa di diverso, non accusare me. Io non sono una vittima. Ma se si fermano le partite sono convinto che queste cose non succederanno più».


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